Tesla ha portato il suo ambizioso servizio Robotaxi nella Bay Area di San Francisco, segnando la seconda città dopo Austin, in Texas, a ricevere la flotta di Model Y pensate per la guida autonoma.

Ma, nonostante il nome, la realtà è ancora lontana dal “robotaxi” puro: infatti in California, per ora, ogni corsa avrà un safety driver dietro al volante.

Offerta

Xiaomi Smart Band 10

39.09€ invece di 49.99€
-22%

Da Austin a San Francisco: la seconda tappa di Tesla

Il progetto Robotaxi è stato lanciato ufficialmente a luglio ad Austin, dove i passeggeri hanno iniziato a salire a bordo di Model Y senza nessuno al posto di guida ma solo con un “safety monitor” seduto sul sedile passeggero.

Ora il servizio si estende in California e sbarca anche a San Francisco, Berkeley, Hayward, Fremont e San Jose, ma con una differenza sostanziale: le corse californiane avranno un autista al volante, pronto a intervenire in caso di problemi alla guida autonoma.

Il motivo dietro questa scelta, un po’ controversa, è semplice: Tesla non ha ancora ottenuto tutte le approvazioni regolatorie per operare taxi completamente autonomi nello stato.

Attualmente l’azienda dispone solo di un permesso di trasporto passeggeri in “veicoli non autonomi” con un conducente, rilasciato dalla California Public Utilities Commission. Dunque mancano ancora le licenze per i test e la messa in servizio di taxi senza conducente.

Accesso limitato e area ristretta (ma non troppo)

Come ad Austin, anche a San Francisco il servizio parte in maniera graduale e a inviti esclusivi. Tesla sta aprendo le prime corse a proprietari dell’auto, investitori, influencer e utenti selezionati.

L’area di servizio è più ampia di quanto ci si potesse aspettare e copre l’area dalla parte alta di San Francisco fino a sud, includendo San Jose.

A differenza della curiosa area di Austin, la cui forma è stata ironizzata dallo stesso Elon Musk.

Se ad Austin i veicoli viaggiano senza conducente, la presenza di un safety driver in California può sembrare un passo indietro. In realtà, come anche affermato da alcuni analisti, è un compromesso necessario per accelerare il lancio e dimostrare la sicurezza del servizio agli occhi dei regolatori statali e dei consumatori.

Tesla ha più volte ribadito che il suo obiettivo è offrire un servizio completamente autonomo, ma per il momento preferisce andare avanti “con cautela”, come ha dichiarato lo stesso Musk, per evitare incidenti o stop normativi che rallenterebbero l’espansione.

tesla robotaxi

Musk promette una rapida espansione in altre città USA, spuntano conferme

Durante la conference call con gli investitori per i risultati del secondo trimestre 2025, Elon Musk è stato chiaro, così come ambizioso affermando che entro fine anno, punterà a offrire l’autonomous ride-hailing a metà della popolazione statunitense.

Sul tema dell’espansione e della conformità regolatoria ha anche dichiarato:

“Man mano che otterremo le autorizzazioni e dimostreremo la sicurezza, lanceremo il servizio di ride-hailing autonomo nella maggior parte del Paese. Penso che probabilmente avremo il ride-hailing autonomo disponibile per circa metà della popolazione degli Stati Uniti entro la fine dell’anno. Questo è almeno il nostro obiettivo, soggetto alle approvazioni normative. Credo che tecnicamente saremo in grado di farlo. Supponendo di avere le autorizzazioni, probabilmente copriremo metà della popolazione degli Stati Uniti entro la fine dell’anno. Stiamo procedendo con molta cautela. Non vogliamo correre rischi, quindi andremo avanti con prudenza. Tuttavia, le aree di servizio e il numero di veicoli in funzione aumenteranno a un ritmo iper-esponenziale.”

Oltre a Austin e San Francisco, l’azienda sta già preparando l’espansione verso nuove città statunitensi come dimostrato da un elenco di offerte di lavoro pubblicate da Tesla e scovate online da numerosi utenti i quali hanno immediatamente condiviso l’informazione su X.

Questo elenco di inserzioni di lavoro per “Vehicle Operator, Autopilot” indica chiaramente le prossime aree nel mirino:

  • Palo Alto, California
  • Brooklyn, New York
  • Houston, Texas
  • Dallas, Texas
  • Tempe, Arizona
  • Las Vegas, Nevada
  • Tampa, Florida
  • Orlando, Florida
  • Miami, Florida

La strategia alla base sembra essere molto semplice quando efficace: espandersi nelle grandi metropoli e destinazioni turistiche, dove il servizio potrebbe avere un impatto immediato e visibilità globale.

Quanto al servizio di Robotaxi a San Francisco, questo è, allo stato attuale, limitato, con accesso solo su invito e poche vetture in circolazione.

Tuttavia, se le fasi di test andranno bene e Tesla riuscirà a ottenere i permessi dalle autorità, le Model Y potrebbero presto viaggiare senza autista, offrendo corse completamente a guida autonoma come a Austin.

Bilanciare l’espansione in altre grandi città e allo stesso tempo dimostrarsi all’altezza della sfida regolatoria sarà il vero campo di prova di Tesla; a cui aggiungere la gestione della sicurezza, dell’affidabilità della guida autonoma nonché conquistarsi anche la fiducia dei passeggeri, tutt’altro che scontata.