C’è un’altra cosa, dopo Google Wallet, che è stata capace di farmi innamorare di uno smartwatch con Wear OS ed è la sincronizzazione multipiattaforma delle applicazioni, soprattutto di quelle di Google. Non sono un utilizzatore seriale di applicazioni e installo e utilizzo solo quelle poche di mia fiducia, però avere tutte le mie cose, seppur poche, sincronizzate fra loro su computer, smartphone e smartwatch è un qualche cosa che mi svolta la vita e che rende tutto più veloce, immediato e rilassante. Così come ho fatto per Google Wallet, oggi voglio condividere con voi qualche mia considerazione su questa cosa, secondo me tante volte sottovalutata.

Mi capita spesso di aggiungere e leggere note ma soprattutto di aggiungere promemoria all’interno di Google Keep e poter fare tutto questo dal polso è fenomenale: in qualsiasi momento, io posso aggiungere ciò che voglio all’interno di Google Keep dallo smartwatch oppure dallo smartphone o dal computer e poi ritrovarmelo al polso. Utilizzo spesso Google Keep per i promemoria e per prendere note di vario genere ma lo utilizzo soprattutto per la lista della spesa: aggiungere alimenti e cose da comprare mentre sono al computer o dallo smartphone e poi visualizzare la lista della spesa completa e aggiornata sul polso mentre sono in negozio per me è già un qualche cosa che mi svolta la vita e per cui non posso che sposare completamente uno smartwatch con Wear OS.

E questo concetto si estende a diverse altre applicazioni, come accennavo sopra. Oltre a Google Keep, per esempio, io utilizzo Google Maps, Google Home, YouTube Music, Agenda con gli eventi di Google Calendar, Google Messaggi, Google Contatti e soprattutto WhatsApp. Non ne utilizzo molte, come dicevo, però sono tutte applicazioni destinate all’uso quotidiano e che avere contemporaneamente sul computer, sullo smartphone e sullo smartwatch mi semplifica e velocizza un sacco di operazioni, sia perché ho tutto ciò che mi serve sempre a portata di mano e sia perché qualsiasi cosa io modifichi, aggiunga o rimuova è aggiornata in tempo zero su tutte le piattaforme per le quali queste applicazioni sono disponibili. La cosa che più mi piace di tutto questo però è che semplificando e velocizzando molte delle mie operazioni quotidiane riduce, e di tanto aggiungo, lo stress di tutti i giorni, per cui è, almeno per me, anche estremamente rilassante.

Oltre alle applicazioni che utilizzo io, ce ne sono tantissime altre che sono disponibili per più piattaforme, anche per Wear OS chiaramente, e che quindi possono funzionare fra loro in questo modo: applicazioni per email, applicazioni per liste di cose da fare, applicazioni per l’ascolto della musica e dei podcast, applicazioni di messaggistica e molte altre; e, come se non bastasse, prossimamente saranno disponibili anche le applicazioni ufficiali di Gmail e Google Calendar per Wear OS e anche loro funzioneranno sincronizzate fra di loro su smartphone, computer, smartwatch, tablet e via dicendo. Un’altra cosa non meno importante è che avere uno smartwatch con le applicazioni che usiamo tutti i giorni sincronizzate permette anche di ridurre l’utilizzo dello smartphone e il fastidio di averlo sempre dietro: mi è capitato più volte, per esempio, di leggere e mandare messaggi con WhatsApp dallo smartwatch perché l’applicazione è completa, funziona bene ed è comodissima proprio come quella per smartphone, ma con il plus di averla bella attaccata al polso in qualsiasi momento.

Devo aggiungere anche che questa cosa funziona in modo egregio senza mai intoppi e questo è un aspetto da non sottovalutare, poiché conferma che è matura e aiuta a rendere il tutto efficace e produttivo. E anche questo è uno dei motivi per cui mi sono lasciato ammaliare da uno smartwatch con Wear OS, altrimenti me ne sarei tenuto alla larga se avessi notato difetti nelle applicazioni e soprattutto nella sincronizzazione multipiattaforma. Poi con uno smartwatch come TicWatch Pro 5 dotato di microfono, altoparlante, display AMOLED, 32 GB di memoria di archiviazione, 2 GB di RAM, un’ottima autonomia, Wi-Fi e un processore che è un fulmine è tutto più appagante perché Wear OS, nella più recente versione 3.5, riesce a esprimere il suo pieno potenziale e a essere scattante e fluido in ogni situazione.

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