HUAWEI WATCH Ultimate 2 non è solo l’ultima evoluzione di uno smartwatch premium, ma una vera e propria dichiarazione di intenti, pensata per chi vede la tecnologia come alleata nelle sfide più estreme. Due anni dopo il primo rivoluzionario Ultimate, HUAWEI rilancia con una versione ancora più audace, a cavallo tra lusso, innovazione e una specializzazione tecnica che segna il confine fra wearable “consumer” e strumento da avventura professionale. Basta un solo sguardo, o la sensazione al polso, per capire che qui non si parla di un semplice accessorio smart: è materiale da spedizione, da immersione, da scalata sulle vette, ma anche da ufficio per chi non vuole rinunciare a stile e presenza scenica.

HUAWEI WATCH Ultimate

Dietro l’estetica da orologeria top di gamma si cela una macchina tecnologica raffinata, con una cassa in zirconio liquido, display AMOLED LTPO ad alta luminosità, e una piattaforma hardware che promette autonomia solida e funzionalità avanzate per la salute e il fitness. Il prezzo in Italia lo colloca nella fascia luxury: 899 euro per la versione base e 999 euro con bracciale in titanio. Ma il WATCH Ultimate 2 è anche, inevitabilmente, fatto di compromessi, soprattutto sul fronte dell’ecosistema software e delle integrazioni smart, che lo separano da concorrenti come Apple o Garmin. 

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Design e costruzione: la forza visibile

Quando si prende in mano (o meglio, si mette al polso) HUAWEI WATCH Ultimate 2, la percezione immediata è quella di un prodotto pensato fuori dagli schemi. L’approccio di Huawei non cerca mezze misure: qui domina la tecnologia, ma vestita con materiali raramente visti in campo smartwatch. La cassa in zirconio liquido trasmette una robustezza incredibile, e il trattamento superficiale rende il prodotto quasi nove volte più resistente alla corrosione rispetto all’inox. È una scelta nitida di posizionamento: questo smartwatch non solo vuole essere un accessorio tech, ma aspira a diventare compagno fidato di chi pratica sport estremi, esploratori, subacquei e anche di chi pretende una presenza scenica marcata al polso.

Le proporzioni non sono per tutti: la versione blu misura 47,5 mm, quella nera arriva a ben 48,5 mm. A parità di peso – circa 80 grammi senza cinturino – si capisce subito che non è pensato per polsi sottili o per eleganza discreta. Eppure quella massa si giustifica pienamente nell’uso outdoor e tecnico; durante attività in cui braccia e mani si muovono molto, la sensazione di solidità può trasformarsi in apprezzamento, specie quando l’ambiente circostante richiede attrezzatura robusta.

HUAWEI WATCH Ultimate

Il vetro frontale sintetico in zaffiro garantisce una resistenza ai graffi elevata, mentre la lunetta in ceramica nanocristallina contribuisce non solo all’aspetto premium, ma anche alla durabilità. Il fondello, sempre in ceramica, si dimostra comodo sulla pelle, confermando la vocazione a sopportare diverse ore di utilizzo continuativo, anche durante sport intensi. Molto intelligente il design delle anse, alleggerite e progettate per migliorare ergonomia nonostante le dimensioni importanti.

Un dettaglio che abbiamo imparato ad apprezzare nell’uso reale è la dotazione di tasti fisici, che qui trova la sua massima espressione. Ai lati si affiancano due pulsanti programmabili, ben integrati e facili da raggiungere, che accelerano la gestione delle modalità outdoor (immersione, golf, bussola) o la diagnostica salute. Non manca il sensore X-Tap, innovativo, che si attiva comodamente con l’indice senza dover passare dai menù touchscreen: in pratica, basta un tocco per avere i propri parametri vitali in un istante. E un pulsante per la gestione del menu delle applicazioni. 

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Il sistema di aggancio cinturini, compatibile con lo standard 22 mm, invita a personalizzare, ma la particolare forma delle anse e il livello del design fanno intuire che solo gli accessori ufficiali riescano ad integrarsi davvero con l’estetica. Nella versione Premium (blu) troviamo sia un fluoroelastomero sportivo – perfetto per immersioni e attività outdoor – sia un bracciale titanio modulare adatto al lavoro e all’uso quotidiano. La versatilità costruttiva è uno dei veri punti di forza.

Display AMOLED LTPO: la meraviglia della leggibilità

Chi conosce la storia degli smartwatch sa che il display è spesso croce e delizia: difficile conciliare consumi, resa visiva e leggibilità all’aperto. Huawei, con questo WATCH Ultimate 2, cambia la narrazione: il pannello AMOLED LTPO da 1,5 pollici è un riferimento tecnologico. Al di là delle sigle, il dato che sorprende di più è la luminosità dichiarata, ben 3500 nit – e talvolta i test reali sembrano aver addirittura superato questa soglia. Questo significa, semplicemente, che sotto la luce diretta del sole il quadrante risulta sempre leggibile, senza nessuna rinuncia. Nelle sessioni all’aperto, in piscina o durante escursioni in montagna, è impossibile voler di meglio in fatto di leggibilità.

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La tecnologia LTPO di seconda generazione consente la modulazione dinamica del refresh rate, dettaglio fondamentale per la funzione Always-On Display (AOD) che si può lasciare attiva senza penalizzare eccessivamente la batteria. L’esperienza d’uso è molto buona: la risoluzione elevata restituisce quadranti ricchi di dettagli, e la reattività al tocco – anche con mani bagnate o guanti sottili – è sempre ottimale.

L’azienda ha investito molto sugli sfondi pre-installati: ce ne sono diversi, analogici e digitali, che valorizzano l’OLED e la qualità cromatica. Da Huawei Health App si possono scaricare watchface aggiuntive, anche se le più curate sono in vendita. Chi acquista il WATCH Ultimate 2 trova però una dotazione iniziale di quadranti già ben fatta. Peccato solo che rispetto ai competitor, le opzioni gratuite siano poche.

HarmonyOS ha raggiunto una stabilità che convince sia in scorrimento, sia nelle transizioni tra menù. Il sensore di luminosità automatico lavora molto bene, assicurando sempre la migliore leggibilità possibile.

Hardware e autonomia: energia in abbondanza (quasi)

Huawei non comunica la piattaforma hardware dettagliata, ma la fluidità operativa è degna di uno smartwatch di fascia alta. Il sistema HarmonyOS 5.1 corre senza indecisioni: nessun lag, nessun blocco, anche con molte app attive. La batteria è una delle novità tecniche più significative: la cella da 867 mAh in tecnologia high-silicon porta a una densità energetica superiore a quanto visto sinora in casa Huawei. Il risultato è un’autonomia reale decisamente superiore alla media smartwatch, anche se non tocca gli estremi visti nei modelli Garmin dedicati all’outdoor puro.

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Secondo i test nell’uso intenso, si raggiungono senza problemi i 4 giorni completi con utilizzo misto (GPS, notifiche, monitoraggio continuo salute, AOD attivo). Disabilitando qualche funzione avanzata e l’always-on, si può arrivare fino a 6 giorni. Il dato critico emerge per chi viaggia spesso o fa sport ad alta intensità: con il GPS sempre attivo si arriva a circa 40 ore, un valore che non impressiona ma che resta tra i migliori nel settore “smartwatch integrato” e molto superiore ai modelli Apple Ultra o Samsung Galaxy Watch.

La ricarica rapida tramite base magnetica wireless porta da 0 a 100% in poco più di un’ora e mezza, un tempo ottimo considerando capacità e velocità. Il sistema è compatibile con altri caricabatterie Qi, ma la rapidità può variare.

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Sistema operativo e interfaccia: HarmonyOS al servizio di un hardware d’élite

Una delle scelte più discutibili di Huawei, ma anche più strategiche, è quella di affidarsi a HarmonyOS 5.1 per alimentare il WATCH Ultimate 2. La loro versione proprietaria, ormai in uso da diversi modelli di wearable, ha raggiunto un livello di maturità che si percepisce nell’esperienza quotidiana: reattiva, fluida e ricca di funzioni. La navigazione tra le diverse schermate, comprese le schede laterali e i menu rapidi, si dimostra sempre molto rapida e rassicurante, anche quando si hanno numerose app aperte o si naviga tra watch face personalizzate.

L’interfaccia visiva, minimale ma curata, cerca di mantenere un equilibrio tra estetica e funzionalità. Le animazioni sono fluide e mai invasive, contribuendo a un’esperienza user-friendly, quasi da ecosistema Apple in termini di qualità e rifinitura. Tuttavia, la presenza di alcune gesture ancora imprecise (come il doppio tocco pollice-indice) dimostra che il sistema è ancora in evoluzione, e qualche miglioramento è auspicabile per una piena usabilità quotidiana.

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In termini di usabilità, HarmonyOS si comporta come un vero e proprio sistema “chiuso”, ma molto efficiente, offrendo un menu impostazioni più ricco rispetto ai modelli passati, con nuove voci, slider e controlli rapidi che facilitano la gestione di tutto il device. Le schede che si aprono con uno swipe laterale mostrano più metriche contemporaneamente, facilitando il monitoraggio di stress, frequenza cardiaca, SpO₂ e altro ancora, senza dover entrare in menu multipli.

Il sistema di gesture introdotto rappresenta, senza dubbio, una delle innovazioni che Huawei sta cercando di far entrare nel DNA del suo ecosistema. Purtroppo, la loro affidabilità non è ancora all’altezza delle aspettative: nei test sulle gesture come il doppio tocco o lo slide tra le dita, spesso si verificano riconoscimenti imprecisi o assenti, specialmente in movimento o in condizioni di uso intenso. La strada da percorrere è lunga, ma il principio è promettente e potrebbe affermarsi in futuro come variante efficace di input in ambienti outdoor o sportivi.

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Inoltre, la possibilità di rispondere alle chiamate, silenziare o terminare notifiche tramite gesture — protagonista di molte presentazioni Huawei — è ancora in fase di affinamento, e probabilmente richiederà ulteriori aggiornamenti firmware per diventare affidabile come quella di altri sistemi più maturi.

Ecosistema e compatibilità

Huawei ha fatto una scelta strategica: il WATCH Ultimate 2 è compatibile con Android e iOS, anche se le funzionalità sono più complete su Android. Per esempio, la possibilità di rispondere ai messaggi con tastiera QWERTY, dettatura e risposte rapide funziona bene sui dispositivi Android, mentre su iOS l’esperienza mostra alcune limitazioni, tipiche di ecosistemi chiusi o meno integrati.

Il vero limite si vede nel supporto delle app esterne: il Huawei AppGallery dedicato ai wearable, accessibile direttamente dall’orologio, offre alcune funzionalità di base, ma la varietà e la qualità sono ancora lontane dai livelli di watchOS o Wear OS. Le app di controllo smart home sono limitate, e manca ancora una reale interoperabilità con i principali sistemi di domotica: infatti, non ci sono ancora app native per controllare luci, termostati e altri dispositivi intelligenti, una nota dolente per chi puntava in questa direzione.

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Esperienza fitness e sport: dallo sportivo estremo al tecnico raffinato

Huawei ha deciso di investire molto sulle funzioni sportive e di outdoor del WATCH Ultimate 2, e i risultati si vedono soprattutto in campo più specialistico, dove i limiti comuni ad altri smartwatch si dissolvono nel vero campo di battaglia: il tracking di attività, la precisione delle mappe e la qualità dei sensori.

Tracciamento e precisione

Il modulo di geolocalizzazione è un fiore all’occhiello: supporta il sistema Sunflower Positioning System, che combina GPS, GLONASS, Galileo e BeiDou, raggiungendo una precisione elevata anche in ambienti complessi come foreste fitte o zone urbane caotiche. I test hanno dimostrato un’attendibilità quasi da reference, grazie anche alla possibilità di importare tracciati GPX e usare mappe offline. Questo rende il WATCH Ultimate 2 uno strumento quasi professionale per gli allenamenti outdoor, ma anche per escursioni e attività nautiche.

La funzionalità di mappe offline e di navigazione, integrata con l’altimetro e la bussola digitale, permette di affrontare sentieri e percorsi nascosti senza preoccupazioni, anche quando il segnale satellitare è intermittente. La modalità di monitoraggio delle immersioni, con certificazione fino a 150 metri, porta le capacità di un professionale subacqueo direttamente al polso, con funzioni come la gestione delle pressioni, il calcolo delle decompressioni, e – ovviamente – la comunicazione sonar e la possibilità di scambiare messaggi tra sub.

La funzione golf

Una feature che distingue il WATCH Ultimate 2 dagli altri wearable di fascia alta è la presenza di uno strumento specifico per il golf, con mappe, distanze, analisi dello swing e demo animate. In un mercato dove la maggior parte dei concorrenti traduce il GPS in controllo di distanza, Huawei fa uno step in più, coinvolgendo appassionati e professionisti in modo più approfondito, e posizionandosi come un accessorio multiuso, non solo sportivo.

Monitoraggio salute e gestione avanzata

Il sistema TrueSense (che comprende anche la tecnologia X-Tap) permette di monitorare fino a 11 parametri vitali, tra cui la saturazione di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca, la temperatura cutanea e i parametri di allenamento come il VO2Max, le soglie cardio e il recupero. Questi dati vengono visualizzati in modo ricco e facilmente interpretabile sull’app dedicata, integrata con l’orologio in modo affidabile.

Non mancano funzioni di sicurezza come il rilevamento automatico di cadute, che invia un SOS, l’assistenza in caso di emergenza che può attivarsi anche sott’acqua grazie alla certificazione subacquea. Questo il pone quasi al livello di un vero e proprio dispositivo di sicurezza per professionisti o appassionati di attività rischiose.

Uso quotidiano e funzionalità smart

Se lato sport il WATCH Ultimate 2 eccelle, nell’uso quotidiano alcuni compromessi emergono. La compatibilità con Android e iOS è un punto di forza, ma le funzionalità più avanzate (risposte ai messaggi, gestione notifiche personalizzata) rimangono limitate su piattaforme Apple per ragioni di chiusura dell’ecosistema.

Huawei Pay non è disponibile ma finalmente c’è la possibilità di effettuare pagamenti NFC tramite Quicko: basta installare l’app anche sullo smartphone e creare un conto gratuito. Si possono associare anche le proprie carte, ma non è poi possibile utilizzarle per i pagamenti, dunque è necessario “ricaricare” il conto per sfruttare la carta virtuale dell’app wallet. Insomma qualcosa che può dare respiro alla mancanza di Huawei Pay.

Tra i dettagli spesso trascurati, HUAWEI WATCH Ultimate 2 sorprende per la qualità dell’audio: il microfono integrato restituisce un segnale chiaro e pulito, mentre l’altoparlante è potente e definito. Questo permette di effettuare chiamate con una qualità superiore a molti altri smartwatch, anche in ambienti rumorosi grazie a un efficace sistema di cancellazione del rumore basato su intelligenza artificiale.

La funzione eSIM permette di sfruttare questa qualità per chiamate autonome, liberando completamente lo smartphone, una comodità reale in contesti sportivi o outdoor in cui non si vuole portare con sé ulteriore peso. Anche l’interazione tramite il motore aptico è precisa, regolabile su tre livelli di intensità e mai invasiva, permettendo di ricevere notifiche e riscontri tattili anche durante attività fisiche intense.

HUAWEI WATCH Ultimate

Conclusioni: un orologio per chi vuole osare

HUAWEI WATCH Ultimate 2 è un prodotto che potrebbe dividere. Da un lato, si posiziona come uno dei migliori smartwatch per materiali, resistenza, precisione e funzioni outdoor estreme, arrivando dove pochi hanno osato, con software interessante e qualità costruttiva che spiccano nettamente sul mercato. La comunicazione sonar subacquea è una vera novità e una rivoluzione per i subacquei, così come la robustezza strutturale e la cura per il dettaglio lo rendono un compagno affidabile e di classe.

HUAWEI WATCH Ultimate

Dall’altro lato, i compromessi sono evidenti: l’autonomia, pur buona, non è da primato assoluto, l’ecosistema software non è ancora maturo, e l’assenza di NFC e integrazioni smart home limita l’esperienza del consumatore mediamente esperto e tecnologico.

Il prezzo, 899 euro per la versione base e 999 per quella con bracciale in titanio, è alto ma coerente con la filosofia del prodotto: non un semplice orologio, ma un compagno di avventure estreme, un segnatempo tecnologico di fascia lusso.

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Insomma HUAWEI WATCH Ultimate 2 è consigliato a chi cerca il massimo in termini di resistenza, precisione e funzionalità outdoor dedicate; meno consigliato a chi vuole uno smartwatch elegante, discreto o con un ecosistema maturo e ricco di app. Un prodotto di nicchia che si conferma una scelta coraggiosa e ben riuscita nel panorama tech 2025.

Pro:

    • Materiali premium e robusti
    • Display molto luminoso
    • Certificazione immersione 150 metri
    • GPS dual-band preciso e affidabile
    • Sensore X-TAP per check-up salute rapido
    • Ampia copertura sportiva
    • Ottima qualità audio con cancellazione rumore
    • Compatibile sia con Android che iOS

Contro:

    • Dimensioni e peso importanti
    • Prezzo di fascia alta: 899–999 euro
    • Ecosistema software un po' limitato
    • Pagamenti contactless in Italia con app esterna
    • Autonomia buona ma inferiore a smartwatch sportivi specializzati
    • Poche watchface gratuite
    • Gesture e funzioni smart da migliorare in affidabilità
    • Risposte a notifiche limitate su iOS

Voto finale:

8