Con l’entrata in vigore del GDPR in Europa (maggiori informazioni qui), Apple è stata costretta a rivedere il proprio ecosistema di servizi fornendo a tutti gli utenti residenti in Europa la possibilità di scaricare qualsiasi dato personale presente nei suoi server. A distanza di qualche mese, questa possibilità è stata estesa anche agli utenti americani.

Apple è molto legata alla privacy delle persone e alla riservatezza dei loro dati, motivo per cui ha voluto dimostrarsi volenterosa nell’offrire a tutti, non solo in Europa dove ormai è legge, la possibilità di scaricare i propri dati.

Di quali dati stiamo parlando? “La tua frequenza cardiaca dopo una corsa. Quali notizie leggi. Dove hai preso il caffè. Quali siti web visiti. A chi telefoni o mandi email e messaggi.” Oltre a ciò, i dati potrebbero includere dettagli sulla cronologia degli acquisti di App Store, sull’attività di Apple Music e sui ticket di assistenza Apple Care.

Apple è forse più attenta alla privacy rispetto ad altre importanti aziende tecnologiche: molte delle informazioni personali sono memorizzate sul dispositivo e crittografate piuttosto che sui server della società, quindi il download potrebbe non necessariamente contenere così tanti dati su ogni cliente.

Nonostante ciò, potrebbe richiedere fino a una settimana per Apple per preparare il download (i dati di ogni utenti non si trovano tutti su un singolo server).

Il sito inerente la privacy è stato aggiornato illustrando come il colosso di Cupertino gestisce i dati, tenendo conto delle nuove funzionalità di iOS 12 e macOS Mojave come le chiamate di gruppo FaceTime crittografate (anche se non sono ancora disponibile). Descrive inoltre in che modo Apple utilizza i dati anonimi per determinare quali sono le funzionalità più popolari, come le emoji più comunemente utilizzate o i suggerimenti QuickType più efficaci.