Amazon sta valutando il posticipo del Prime Day, che avrebbe dovuto svolgersi intorno alla metà di luglio di quest’anno. Lo afferma la nota agenzia di stampa Reuters, che avrebbe visto la nota di una riunione interna avvenuta recentemente, legata alla pandemia causata dal nuovo coronavirus.

Nella nota si parla di perdite per almeno 100 milioni di dollari a causa del ritardo, visto che Amazon dovrà vendere a prezzo scontato. Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali e la compagnia americana non ha voluto rispondere alle richieste di chiarimenti da parte di alcuni media americani.

Per il colosso americano dell’e-commerce il Prime Day è l’evento principe della stagione, con vendite che, nel corso del 2019, hanno superato quelle combinate del Black Friday e del Cyber Monday 2018. Solo lo scorso anno sono stati venduti 175 milioni di prodotti, con i propri prodotti che sono letteralmente andati a ruba.

Amazon prime Day è anche una grande occasione per attivare nuove iscrizioni da parte degli utenti attratti dalla possibilità di ottenere forti sconti. Nel corso dei due giorni in cui si è svolto il Prime Day 2019 Amazon ha raccolto il maggior numero di nuove iscrizioni di sempre, un dato che ci fa capire quali siano gli enormi interessi economici in ballo.

L’evento potrebbe comunque essere rimandato solo di qualche settimana e trovare posto nel mese di agosto, anche se molto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria che coinvolge ormai tutto il pianeta. Ricordiamo che da qualche settimana Amazon ha interrotto la spedizione di beni ritenuti “non di prima necessità” per favorire quei beni ritenuti essenziali per superare questo momento.

Ne sapremo certamente di più nel corso delle prossime settimane, quando Amazon potrebbe rilasciare una dichiarazione ufficiale dopo aver fatto le proprie constatazioni.