Il bonus 500 euro per monopattini e biciclette ci sta via via portando verso una nuova realtà in cui sarà molto più frequente trovare in strada cittadini muniti di questi mezzi per raggiungere il posto di lavoro, passeggiare, fare la spesa. Le bici elettriche stanno vivendo una crescita piuttosto importante a livello di market share nel nostro Paese, dove ad esempio il 2018 si è chiuso con un +16,8% contro il -7,6% delle classiche biciclette muscolari (a pedalata).

Ma, come spesso accade, l’arrivo di una novità all’interno del panorama nazionale (e non solo) cozza con il lento aggiornamento della macchina Stato dove, ancora oggi, numerosi utenti italiani si chiedono appunto quali sono le normative vigenti. Per mezzi poco potenti come ad esempio monopattini elettrici, bici a pedalata assistita sotto i 250 Watt la normativa è meno impattante, le cose cambiano per quei veicoli con motori sopra i 250 Watt.

Gli obblighi per le e-bike sopra i 250 W

Entrando nel merito della questione, sono ormai diversi anni che il regolamento europeo 168/2013 fa chiaro riferimento alla presenza di bici elettriche decisamente molto più potenti rispetto quelle a pedalata assistita ammesse dal Codice della strada. Infatti, tale regolamento ha introdotto i “cicli a propulsione” (categoria internazionale L1e-A), in cui il motore elettrico consente di accelerare anche in assenza di pedalata.

La potenza di questi mezzi è di gran lunga superiore rispetto a quelli offerti dalle comuni bici elettriche a pedalata assistita; si parla infatti di 1000 watt contro i 250 watt fissati invece dall’articolo 50 del Codice della strada. Questo, allo stato attuale, prevede:

  1. il  motore elettrico della bici deve essere di tipo ausiliario, ovvero in grado di funzionare solo se il conducente pedala;
  2. la spinta deve essere “progressivamente ridotta” all’aumentare della velocità fino alla sua completa disattivazione al raggiungimento dei 25 chilometri orari.

Mentre alcuni Stati europei hanno aggiornato i propri codici stradali per tenere conto di tutto ciò, il Codice della strada italiano sta per essere modificato dal ministero dei Trasporti. In sostanza, le modifiche che verranno aggiunte non permetteranno la presenza di bici elettriche con potenza superiore a 250 watt e ad accelerazione in assenza di pedalata, ad eccezione di accelerazioni pari ad un massimo di 6 km/h ammesse dalla tecnica internazionale EN 15194/2017 per facilitare la mobilità in alcune condizioni – magari per le partenze all’interno di un incrocio.

Questo indica che, tutte le bici che non rispettano i vincoli imposti dal Codice della strada, andranno classificate come ciclomotore. Tutto ciò implica quindi la necessità di disporre di una targaassicurazione Rc e che le si potrà guidare solo indossando casco e con patente (va bene anche il patentino AM).

Il dettaglio delle contravvenzioni

Nel caso in cui si dovesse circolare nelle strade delle nostre città con una bicicletta elettrica che non rispetta i vincoli del Codice, si andrà incontro ad alcune importanti contravvenzioni, come:

  • per non avere immatricolato la bicicletta, i cittadini possono ricevere una multa da 158 a 636 euro per l’assenza di certificato di circolazione, da 73 a 317 euro per l’assenza di targa (attenzione: non si ha il diritto di pagare il minimo se si versa la quota entro 60 giorni) e sequestro del mezzo per arrivare poi alla confisca definitiva;
  • multa di 868 euro per la mancanza di polizza Rc auto, sequestro del mezzo, decurtazione di cinque punti dalla patente. I recidivi (almeno due frazioni dello stesso tipo commesse in due anni) si vedranno addebitare una multa di 1736 euro con sospensione della patente da 1 a 2 mesi e fermo amministrativo del mezzo per 45 giorni anche dopo l’eventuale dissequestro;
  • 5110 euro di multa per guida senza patente e fermo amministrati per tre mesi;
  • 83 euro di multa in mancanza di casco e decurtazione di cinque punti dalla patente.

Il ministero sta studiando tutti i cambiamenti da apportare al Codice della strada, di cui il panorama appena descritto dipende in modo profondo e articolato.

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