Google e Apple hanno da qualche settimana annunciato di star lavorando congiuntamente per mettere a punto un sistema in grado di utilizzare la tecnologia Bluetooth per aiutare i governi e le autorità sanitarie a ridurre la diffusione del virus. Quest’oggi le due società hanno reso disponibili ulteriori informazioni, parlando di privacy e molto altro.

Exposure Notification: Apple e Google al lavoro per garantire la privacy

Partendo proprio dalla privacy, Apple e Google dedicheranno un’API per garantire la tutela dei dati degli utenti; nell’Exposure Notification, questo il nome scelto per il sistema (non più tracciamento, quindi, ma notifica dell’esposizione), le chiavi per il sistema di crittografia end to end verranno generate casualmente e saranno limitate nel tempo, per impedire la possibilità di individuazione dell’utente.

Inoltre, anche gli altri dati trasmessi tramite il Bluetooth (come livello di potenza di base per il calcolo della prossimità e la versione dello strumento in esecuzione) verranno crittografati.

Altra questione importante riguarda l’impegno delle società ad interrompere il programma quando non sarà più necessario, impedendo che questo sistema di tracking continui a funzionare senza necessità.

Stando a quanto emerso, per evitare abusi nell’utilizzo del servizio, sarà necessaria una sorta di approvazione per la dichiarazione di positività:  le autorità competenti rilasceranno un codice univoco, alfanumerico o in forma di QR code, senza il quale tale operazione non sarà possibile.

Il tutto però sarà funzionante solo tramite un’applicazione dedicata, Immuni per l’Italia, che potrà utilizzare questo nuovo sistema di Apple e Google per raccogliere i dati trasmessi dal Bluetooth e inviare la notifica nel caso di vicinanza con soggetti positivi.

Apple e Google hanno anche pubblicato una serie di documenti tecnici riguardanti il servizio, oltre ad un lungo documento che racchiude le domande più frequenti.

Apple ha dichiarato come la prima versione dell’API dedicata al servizio sarà disponibile dal 28 aprile, e arriverà tramite aggiornamento di iOS; per Google invece l’implementazione arriverà tramite aggiornamento di Google Play Services sui dispositivi Android.