In estate è divenuto operativo il “blocco dell’AGCOM“, ossia il nuovo sistema che mira a tutelare gli utenti dalle fastidiose chiamate di telemarketing e che effettivamente ha iniziato a dare i suoi frutti, cosa che probabilmente non si può dire invece per quanto riguarda il Registro pubblico per le opposizioni, strumento introdotto nel 2022 e che da subito è stato aggirato da chi opera in questo settore.

Tuttavia, le chiamate di telemarketing continuano (anche se in misura inferiore) a tormentare gli italiani e una delle commissarie di AGCOM, Laura Aria, ha studiato una soluzione che potrebbe consentire agli utenti di riconoscere immediatamente le telefonate legittime da quelle “sospette”.

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La nuova soluzione pensata dall’AGCOM

Nel corso di un’intervista a La Repubblica, infatti, la commissaria Aria ha reso noto che il suo desiderio sarebbe quello di introdurre i numeri a tre cifre, ossia una soluzione che a suo dire permettererebbe agli utenti di riconoscere immediatamente l’identità reale dell’azienda chiamante.

Ricordiamo che i numeri a tre cifre sono già usati da alcune aziende, come ad esempio gli operatori telefonici, ma al momento funzionano soltanto per le chiamate in entrata (solitamente vengono sfruttati per permettere agli utenti di ricevere assistenza).

Nel caso in cui l’AGCOM dovesse introdurre l’utilizzo dei numeri a tre cifre anche per le chiamate in uscita, gli utenti potrebbero riconoscere immediatamente le telefonate legittime, dubitando invece di quelle “sospette”. Peraltro, sempre secondo quanto è stato riferito, i numeri a tre cifre non sarebbero replicabili dall’estero e questo significherebbe ridurre notevolmente il rischio per gli utenti di rispondere pensando di trovarsi a parlare davvero con l’azienda legittima.

L’AGCOM ha già avviato una consultazione pubblica di 45 giorni, in modo da raccogliere osservazioni da parte delle aziende coinvolte e degli operatori telefonici.

Nelle prossime settimane dovremmo saperne di più sull’introduzione di tale soluzione, al momento accolta dagli addetti ai lavori con una certa cautela. Staremo a vedere.