NVIDIA continua a correre e, come spesso accade quando si parla di intelligenza artificiale, lo fa a una velocità che sorprende persino gli analisti che da mesi osservano l’andamento del mercato. I risultati finanziari del terzo trimestre 2025, pubblicati nelle ultime ore attraverso un comunicato stampa, delineano uno scenario che non solo conferma la centralità della casa di Santa Clara nel panorama dell’IA, ma che mette anche in prospettiva la portata dell’attuale trasformazione tecnologica. Parliamo infatti di un fatturato complessivo da 57 miliardi di dollari, con un utile netto che letteralmente cresce al ritmo di 4.000 dollari al secondo.
La parte più significativa, come ormai molti di voi avranno intuito, arriva dal segmento data center, che continua a rappresentare il cuore pulsante della crescita di NVIDIA. In soli tre mesi quel business ha generato ben 51,2 miliardi di dollari, un incremento del 66% su base annua e un balzo di 10 miliardi rispetto al trimestre precedente; si tratta di cifre che, in altri contesti industriali, potrebbero coprire interi anni di espansione, mente qui vengono presentate come un tassello di un percorso in accelerazione costante.
NVIDIA continua a crescere a un ritmo impressionante
Uno dei passaggi più citati della call con gli investitori riguarda le dichiarazioni del CEO Jensen Huang, che ha confermato come l’azienda stia vendendo ogni singolo chip IA che riesce a produrre. La domanda per l’architettura Blackwell, presentata solo pochi mesi fa e già punto di riferimento per i grandi provider cloud, è tale da aver portato Huang a parlare apertamente di GPU esaurite.
Come spesso accade tuttavia, l’enfasi va contestualizzata: il CEO ha chiarito che ciò non significa un vero out of stock strutturale, ma una domanda così elevata da richiedere una produzione ancora più aggressiva, con grandi lotti di hardware in arrivo nei prossimi mesi. La situazione insomma conferma una tendenza che gli operatori del settore osservano da tempo, la capacità produttiva globale è sotto pressione e il ritmo con cui NVIDIA introduce nuove architetture non sembra bastare a soddisfare un mercato che, già oggi, vede l’IA come asset strategico imprescindibile.
Interessante notare come il motore principale della crescita sia ora il chip Blackwell Ultra, definito dall’azienda come l’architettura leader per tutte le categorie di clienti. La generazione precedente, basata su Blackwell standard, continua comunque a registrare una domanda solida e costante, segno che la curva di adozione dei grandi modelli di intelligenza artificiale (e delle infrastrutture necessarie per addestrarli) sia tutt’altro che prossima alla maturità.
Durante la call con gli analisti sono emersi, come prevedibile, dubbi e osservazioni sull’eventualità di una bolla speculativa legata all’intelligenza artificiale; Huang ha risposto in modo diretto, ribadendo un concetto che è ormai ricorrente nella narrazione di NVIDIA: dal suo punto di vista, non si è davanti a un’anomalia di mercato destinata a sgonfiarsi, bensì a una trasformazione sistemica paragonabile alle grandi rivoluzioni informatiche del passato.
Si è parlato molto di una bolla di intelligenza artificiale, ha affermato, sottolineando come l’azienda osservi invece un punto di svolta che porterà alla nascita di un’intelligenza artificiale più agentiva, più fisica e soprattutto più integrata nelle attività quotidiane. Secondo Huang, la transizione a sistemi IA capaci di interagire con il mondo reale avrà un impatto rivoluzionario e di lunga durata, molto più vicino a un cambio di paradigma che a un ciclo economico temporaneo.
In un quadro dominato dai data center, vale comunque la pena ricordare l’andamento del settore gaming che ha fatto segnare un +30% su base annua; si tratta di un dato importante, soprattutto dopo l’avvio non proprio brillante della serie RTX 50, accolta con recensioni altalenanti. La crescita suggerisce che il brand NVIDIA continui a essere percepito come riferimento anche dagli enthusiast, nonostante l’attenzione mediatica sia ormai quasi quasi interamente calamitata dall’IA.
Le previsioni per il quarto trimestre parlano chiaro: NVIDIA si aspetta di raggiungere i 65 miliardi di dollari di fatturato, il che comporterebbe un ulteriore aumento di 8 miliardi in appena tre mesi; una stima che, se confermata, segnerebbe l’ennesimo salto in avanti di un’azienda che, come spesso succede ai leader di un settore nascente, continua a crescere più velocemente del mercato stesso.
Mentre NVIDIA si prepara quindi a consolidare la propria posizione, l’impressione generale è che il prossimo anno sarà ancora una volta dominato da una domanda in aumento e da un ecosistema tecnologico che sta cambiando, rapidamente e profondamente, davanti ai nostri occhi.
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