Buone notizie per Meta arrivano dagli Stati Uniti: il colosso dei social network, infatti, ha vinto una storica battaglia antitrust con la Federal Trade Commission.
Il giudice della Corte distrettuale statunitense James Boasberg ha stabilito che Meta non ha ingiustamente monopolizzato il mercato dei “social network personali”, una categoria ristretta che include alcune app di social media, come Facebook, Instagram e Snapchat.
In attesa di un eventuale appello da parte dell’FTC, Meta non dovrà preoccuparsi di un annullamento delle acquisizioni di Instagram e WhatsApp.
Meta può dormire sonni tranquilli per il momento
A dire del giudice Boasberg, la posizione dell’FTC, già difficile da sostenere quando la causa è iniziata (oltre cinque anni fa), è andata complicandosi con l’evolversi del settore dei social network e, sebbene un tempo potesse avere senso provare a suddividere le app in mercati separati (quello dei social network e quello dei social media), adesso “quel muro è crollato”.
Secondo l’FTC, Meta aveva mantenuto un potere di monopolio illegale nel ristretto settore del mercato dei social media, inglobando i concorrenti nascenti, ossia Instagram e WhatsApp, con il timore che potessero minacciare il suo predominio ma il giudice Boasberg ha ritenuto che dovesse dimostrare l’esistenza di un monopolio illegale attuale o imminente e non soltanto quello passato.
E così, in un mercato caratterizzato da app in continua evoluzione e che si arricchiscono di sempre nuove funzionalità (spesso “ispirate” a quelle della concorrenza), l’FTC ha faticato a definire i confini del mercato dei prodotti Meta, non riuscendo a dimostrare che il monopolio lamentato vi sia ancora oggi.
A rendere ancora più critica la posizione dell’FTC è stata l’ascesa di TikTok, che di fatto è divenuta una valida alternativa al pacchetto di soluzioni di Meta, eliminando del tutto il rischio di un monopolio del colosso guidato da Zuckerberg.
Grande soddisfazione è stata espressa da Meta per la decisione del giudice Boasberg e tramite un portavoce ha reso noto che la Corte federale ha riconosciuto che il colosso dei social si trova ad affrontare una concorrenza agguerrita, aggiungendo che l’azienda non vede l’ora di continuare a collaborare con le autorità statunitensi e di investire in America.
Delusione, invece, è stata espressa da un portavoce dell’FTC, che non ha escluso la possibilità di impugnare il provvedimento.
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