Siamo ormai praticamente giunti alla conclusione del primo ciclo di sviluppo successivo al rilascio di iOS 26, con Apple che all’inizio della settimana ha rilasciato la Beta 4 di iOS 26.1 e di tutti gli altri OS 26.1 a sviluppatori registrati e beta tester pubblici.

In attesa che avvenga il rilascio delle Release Candidate, è emersa una novità che caratterizzerà la prossima iterazione di iOS e che si va ad aggiungere alle altre novità (non troppe) emerse durante il ciclo di sviluppo.

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Emerge un’importante novità di iOS 26.1

A differenza dello scorso anno, quando il primo aggiornamento intermedio fu l’occasione per portare al debutto Apple Intelligence, non sono moltissime le novità che Apple porterà sui propri sistemi operativi di ultima generazione con il primo aggiornamento intermedio.

A quelle che già abbiamo avuto modo di scoprire nelle ultime settimane, beta dopo beta, se ne aggiunge però una molto importante: con iOS 26.1 (e iPadOS 26.1) le app di terze parti potranno eseguire il backup delle foto in background.

Questa novità viene spiegata dal colosso di Cupertino attraverso un documento dedicato sul portale degli sviluppatori che suggerisce il fatto che saranno gli sviluppatori a dovere abilitare questa potenzialità tramite PhotoKit:

In iOS 26.1 e versioni successive, PhotoKit offre un nuovo tipo di estensione “Background Resource Upload” che consente alle app di foto di offrire esperienze di backup su cloud fluide. Il sistema gestisce i caricamenti per conto della tua app e li elabora in background anche quando gli utenti passano ad altre app o bloccano i propri dispositivi. Il sistema chiama l’estensione quando è il momento di elaborare i caricamenti e gestisce automaticamente la connettività di rete, la gestione dell’alimentazione e la tempistica per garantire un’elaborazione affidabile.

Le app di terze parti, come ad esempio Google Foto, potranno quindi lavorare in background anziché ricorrere a soluzioni alternative o attendere che sia l’utente ad aprire l’app per effettuare il backup.

L’utente dovrà comunque concedere il proprio consenso (l’app di turno mostrerà una richiesta esplicita) e, a quel punto, i backup successivi verranno eseguiti in background automaticamente.

Apple sottolinea che alcuni aspetti di questo framework siano ancora in versione beta: di conseguenza, potrebbero essere apportate modifiche prima del rilascio finale agli sviluppatori; al netto di ciò, stiamo comunque assistendo a qualcosa di estremamente positivo, specie pensando a quegli utenti che sfruttano app di terze parti per il backup in cloud delle foto e non il sistema offerto direttamente dalla Mela morsicata.

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