Manca ormai pochissimo al nuovo grande appuntamento con SpaceX, che nella serata di lunedì 13 ottobre 2025 (le 01:15 italiane del 14 ottobre) tenterà il lancio dell’undicesimo e ultimo volo della Starship V2, segnando di fatto la fine di un capitolo e l’inizio di una nuova era per il programma di trasporto spaziale più ambizioso del mondo. Il decollo avverrà da Starbase in Texas, con una finestra di lancio di 75 minuti e, come sempre, potrà essere seguito in diretta sul sito ufficiale e sui canali social dell’azienda.

Un evento tutt’altro che di routine, poiché questa missione rappresenta l’ultimo passo prima del debutto della Starship V3, già in produzione e pronta a introdurre cambiamenti radicali in termini di prestazioni, affidabilità e capacità di rientro.

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Cosa ci aspetta con l’undicesimo volo di test di Starship

Il volo 11 di Starship è stato concepito per spingere al limite le capacità dell’attuale V2, Elon Musk e il team di SpaceX hanno infatti confermato che l’obbiettivo principale di questa missione sarà testare nuove dinamiche di rientro, le configurazioni aggiornate di combustione per l’atterraggio e una versione potenziata dello scudo termico.

In particolare, gli ingegneri hanno rimosso intenzionalmente alcune piastrelle dello scudo termico in zone critiche, così da analizzare il comportamento del velivolo in condizioni estreme di stress termico durante il rientro atmosferico; si tratta di un test rischioso ma fondamentale, che fornirà dati preziosi per migliorare la protezione della futura Starship V3.

Parallelamente, il booster Super Heavy (il primo stadio del razzo) sarà protagonista di una sequenza di manovre mai viste prima:

  • accensione iniziale di 13 motori Raptor per la fase di discesa
  • passaggio intermedio a 5 motori attivi per garantire maggiore stabilità e ridondanza
  • chiusura con 3 motori centrali per un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico

Una configurazione che anticipa quella dei Super Heavy V3, progettati per garantire un livello di affidabilità superiore anche in caso di spegnimenti imprevisti di uno o più motori.

Oltre alle prove sul rientro, la Ship 38 protagonista di questo test sarà chiamata a rilasciare otto simulatori Starlink, copie fisiche dei futuri satelliti di nuova generazione; questi modelli non entreranno in orbita, ma si distruggeranno al rientro, consentendo di verificare il comportamento del sistema di rilascio del carico.

Un altro elemento chiave sarà la riaccensione in orbita di un motore Raptor, una manovra essenziale per future missioni di lunga durata incluse quelle del programma Artemis (che prevede la collaborazione tra NASA e SpaceX per portare nuovamente l’uomo sulla Luna) e, più avanti, per le missioni marziane.

Infine, la fase di discesa della Ship 38 includerà una manovra dinamica di inclinazione, simile a quella prevista per i ritorni diretti a Starbase; l’obbiettivo è quello di testare gli algoritmi di guida subsonica, passo cruciale per i futuri recuperi completi del velivolo.

Come confermato da Elon Musk su X, la Starship V3 è già in fase di costruzione e test e potrebbe volare entro la fine del 2025, secondo le dichiarazioni del CEO questa nuova versione rappresenterà un aggiornamento enorme rispetto alla V2, con prestazioni migliorate, un nuovo sistema di propulsione e una maggiore scala strutturale.

Musk ha inoltre accennato alla possibilità che la V3 sia in grado di raggiungere Marte, anche se una missione di ampio respiro sul Pianeta Rosso dovrebbe arrivare solo con la Starship V4, attualmente in fase di progettazione.

Per SpaceX dunque, questo volo 11 segna una transizione storica, l’azienda passa da una fase di test e validazione dei sistemi fondamentali a una fase di consolidamento operativo, con obbiettivi sempre più concreti legati al trasporto orbitale e interplanetario.

Ogni volo di Starship è un esperimento, ma anche un tassello del mosaico che Musk immagina da anni: un sistema di trasporto spaziale completamente riutilizzabile, capace di abbattere i costi di lancio e rendere i viaggi verso la Luna e Marte una realtà sostenibile.

Il successo del decimo volo di agosto aveva già dimostrato che il profilo di missione completo può essere portato a termine con margini di sicurezza sempre maggiori; con l’undicesimo volo SpaceX punta a raccogliere gli ultimi dati necessari per certificare il design della Block 3, ossia il primo modello di Starship pensato per operazioni regolari e non solo per test sperimentali.

Non ci resta che attendere ancora qualche ora, il webcast dell’undicesimo volo ufficiale di Starship sarà trasmesso in diretta circa 30 minuti prima del decollo sul sito di SpaceX, sull’app X TV e sull’account social dell’azienda.