Il bonus elettrodomestici 2025 sembrerebbe ormai pronto a entrare in vigore ma, come spesso accade con gli incentivi di questo tipo, gli utenti dovranno attendere ancora un po’ prima di poter beneficiare concretamente dello sconto. Il decreto interministeriale è stato firmato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e manca solo la firma del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per rendere l’iniziativa ufficiale; tuttavia, serviranno ancora alcuni passaggi tecnici e normativi, che inevitabilmente faranno slittare l’avvio verso la fine dell’anno.
Vediamo quindi nel dettaglio come funzionerà il bonus, quali prodotti saranno inclusi e quali regole bisognerà rispettare.
Indice:
Come funziona il bonus elettrodomestici 2025
Il meccanismo del nuovo incentivo è stato pensato per spingere le famiglie a sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli più moderni e efficienti; il contributo arriverà sotto forma di sconto diretto in fattura, applicato immediatamente al momento dell’acquisto presso un rivenditore aderente, e sarà vincolato alla rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia con una classe energetica inferiore.
Lo sconto potrà arrivare fino al 30% del prezzo del prodotto, con un tetto massimo di 100 euro per nucleo familiare, cifra che raddoppia arrivando fino a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro, una soglia che rende l’incentivo particolarmente interessante per i nuclei con reddito medio-basso.
In totale, il governo ha stanziato 50 milioni di euro per finanziare l’iniziativa, anche se la cifra effettiva disponibile per gli sconti sarà leggermente più bassa a causa delle spese di gestione della piattaforma digitale, affidata a PagoPa e Invitalia.
Quali elettrodomestici si potranno acquistare con il bonus
Non tutti i prodotti sono inclusi nell’incentivo, il decreto stabilisce con precisione quali categorie e quali classi energetiche sono ammesse; nello specifico il bonus coprirà:
- lavatrici e lavasciuga con classe energetica almeno A
- forni con classe energetica pari o superiore alla A
- cappe da cucina con classe energetica non inferiore a B
- lavastoviglie e asciugabiancheria con classe energetica almeno C
- frigoriferi e congelatori con classe energetica pari o superiore a D
- piani cottura conformi al regolamento europeo 2019/2016
Per garantire la massima trasparenza e semplicità di accesso, sarà pubblicato un elenco ufficiale e aggiornabile dei modelli ammessi, compilato sulla base delle autocertificazioni dei produttori; questo permetterà agli utenti di sapere subito se il prodotto scelto rientra o meno tra quelli incentivati.
Come richiedere il bonus e ottenere lo sconto
L’accesso al bonus avverrà attraverso una piattaforma online gestita da PagoPa, gli utenti dovranno autenticarsi con SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica) e compilare la domanda.
Una volta effettuato l’accesso, i dati verranno incrociati automaticamente con quelli di INPS e Anagrafe per verificare la validità dell’ISEE e la composizione del nucleo familiare; se tutti i requisiti saranno rispettati, il sistema genererà un voucher nominale spendibile solo dall’intestatario e valido per un periodo di tempo limitato.
Questo voucher servirà a bloccare i fondi e potrà essere utilizzato presso i rivenditori aderenti al programma. È importante sottolineare che il criterio sarà quello del click day, i fondi verranno dunque assegnati in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento della disponibilità.
Obblighi per rivenditori e gestione della rottamazione
Anche i negozianti avranno un ruolo chiave nel funzionamento del bonus, per partecipare dovranno registrarsi sulla piattaforma, indicare il codice ATECO corretto e accettare le regole previste.
Il contributo potrà essere erogato solo a fronte della rottamazione di un elettrodomestico equivalente, con il rivenditore che avrà l’obbligo di smaltirlo correttamente; lo sconto in fattura diventerà definitivo solo dopo l’emissione della fattura e una volta decorso il termine per l’eventuale diritto di recesso del cliente.
Quando parte il bonus elettrodomestici 2025
Qui arriva la nota dolente, sebbene il decreto interministeriale sia ormai pronto, mancano ancora i decreti direttoriali del Mimit che definiranno nel dettaglio la durata dell’incentivo, la validità dei voucher e le modalità di gestione per i casi particolari (come ad esempio gli acquisti online o i resi).
Per questo motivo, anche se inizialmente si era parlato di una partenza a settembre, è ormai chiaro che il bonus non sarà operativo prima della fine del 2025; gli utenti interessati dovranno quindi armarsi di pazienza e tenere d’occhio l’evoluzione normativa nelle prossime settimane.
Nonostante i ritardi, il bonus elettrodomestici 2025 rappresenta un passo importante nella direzione della sostenibilità energetica e del rinnovamento del parco domestico italiano, la sostituzione di vecchi apparecchi con modelli di nuova generazione non significa soltanto avere elettrodomestici più performanti, ma anche ridurre i consumi in bolletta e contribuire alla diminuzione delle emissioni.
Il successo dell’iniziativa dipenderà non solo dalla rapidità con cui sarà resa operativa, ma anche dalla chiarezza delle procedure e dalla capacità di gestire in modo equo i fondi disponibili, evitando che vengano esauriti nel giro di pochi giorni.
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