Microsoft torna a lavorare per rendere quanto meno più funzionale l’integrazione tra PC Windows e smartphone Android, un aspetto che da anni rappresenta un punto debole rispetto all’ecosistema Apple e che ha visto una brusca battuta d’arresto con lo stop del Windows Subsystem for Android. Con la Insider Preview Build 26200.5761 rilasciata nel weekend, arriva però una novità molto interessante, già intravista qualche mese fa: la possibilità di riprendere su Windows 11 l’attività avviata su un’app Android senza interruzioni, quasi come se i due dispositivi fossero un’unica piattaforma.

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La continuità delle app Android su Windows 11 parte da Spotify

Per il momento il test riguarda esclusivamente Spotify, ma è chiaro che si tratta di un banco di prova per una funzionalità che potrebbe cambiare il modo in cui utilizziamo le app Android sul PC; in pratica, quando avviamo la riproduzione di una canzone o di un podcast sullo smartphone, Windows mostra una notifica nella barra delle applicazioni, cliccandoci sopra l’app Spotify si apre sul desktop e riprende esattamente dal punto in cui ci eravamo fermati sul telefono.

Si tratta di una transizione fluida e immediata, pensata proprio per evitare quel fastidioso salto tra un dispositivo e l’altro che ancora oggi caratterizza molte esperienze cross platform. Non è necessario scaricare manualmente l’app, se non è già presente sul computer il sistema provvede automaticamente a installarla dal Microsoft Store, invitando poi l’utente ad accedere con lo stesso account usato sullo smartphone.

Per poter utilizzare la funzione, oltre ovviamente ad aver installato la build menzionata in apertura, è indispensabile configurare correttamente il collegamento tra PC e smartphone Android; nello specifico questi sono i passaggi richiesti:

  • attivare l’accesso ai dispositivi mobili su Windows (seguendo il percorso Impostazioni -> Bluetooth e dispositivi -> Dispositivi mobili)
  • associare il proprio smartphone Android al computer tramite l’app Collegamento a Windows
  • mantenere attiva l’app sul telefono in modo che sia sempre in esecuzione in background

Solo così la funzione può funzionare correttamente, mostrando le notifiche di continuità sulla barra delle applicazioni.

Microsoft non ha nascosto le proprie ambizioni, l’azienda sta invitando gli sviluppatori di terze parti a integrare la nuova API di ripresa nelle proprie applicazioni, così da estendere la funzionalità a un numero crescente di servizi; alcuni indizi lasciati nei suggerimenti di sistema parlano già di WhatsApp, che potrebbe presto permettere di aprire una conversazione sul PC partendo direttamente da quella iniziata sullo smartphone.

Non è difficile immaginare anche altre integrazioni utili, pensiamo ad esempio a YouTube o ad applicazioni di produttività come Office, Teams o Slack, che potrebbero beneficiare enormemente di una transizione senza interruzioni.

Il principio alla base di questa novità ricorda da vicino quello di Handoff, la funzione introdotta da Apple diversi anni fa e che oggi rappresenta uno degli elementi più apprezzati di macOS e iOS; anche in quel caso l’idea è semplice, iniziare un’attività su iPhone e proseguirla senza sforzo su Mac.

La differenza sostanziale è che Apple opera in un ecosistema completamente chiuso e controllato, mentre Microsoft sta tentando di colmare il divario tra due mondi distinti come Android e Windows, con una complessità sicuramente maggiore ma anche con un bacino di utenti potenzialmente molto più vasto. Se la funzione dovesse maturare e diffondersi, potrebbe rappresentare un vero punto di svolta nell’esperienza cross-device per milioni di utenti Android che utilizzano un PC Windows come macchina principale.

Come accade spesso con le novità sperimentali, la distribuzione avverrà in maniera graduale tramite il programma Windows Insider e non tutti gli utenti iscritti potranno provarla immediatamente, anche se il computer e lo smartphone risultano configurati correttamente è possibile che la funzione non compaia da subito; Microsoft invita infatti alla pazienza, dato che il rollout richiederà tempo per raggiungere tutti i tester.

Una volta completata la fase di sperimentazione, è probabile che la funzionalità venga estesa a più applicazioni e resa disponibile anche per gli utenti del canale stabile di Windows 11, forse già entro la fine dell’anno se i feedback saranno positivi.

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