L’autunno è la stagione calda per gli sparatutto, e quest’anno uno dei ritorni più attesi è quello di Battlefield 6 che arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (via Steam, Epic Games e app EA Play), segnando il ritorno della storica saga di Electronic Arts che negli ultimi anni aveva perso terreno rispetto a concorrenti come Call of Duty.

Il nuovo capitolo promette di rilanciare la serie puntando sul cuore pulsante del franchise: il multiplayer.

Battlefield 6: l’annuncio dedicato al multiplayer con una sorpresa per i veterani del gioco

Il primo trailer di Battlefield 6, diffuso a inizio anno, si era concentrato sul comparto single player, mostrando spezzoni di campagna e scene cinematiche.

Ormai lo abbiamo imparato da anni, nella maggior parte dei titoli, soprattutto quelli su console e PC, è la componente online a smuovere le masse (sia emotivamente che economicamente), ed è qui che EA ha deciso di concentrare il nuovo annuncio, trasmesso in live streaming all’interno di un trailer particolarmente avvincente (che potete vedere qui sotto).

Il multiplayer vedrà il ritorno delle modalità iconiche del franchise, come Conquest, Rush e Breakthrough, che hanno reso celebri le battaglie su larga scala di Battlefield.

Non mancheranno le modalità più “classiche” del genere FPS: Team Deathmatch, Squad Deathmatch, Domination e persino King of the Hill.

La grande novità sarà Escalation, una modalità inedita in cui le squadre dovranno conquistare e mantenere più punti di controllo contemporaneamente.

Novità anche sul fronte delle mappe, Battlefield 6 offrirà scenari completamente nuovi in Egitto, Gibilterra, Tagikistan e persino Brooklyn, portando per la prima volta la saga nel cuore della metropoli statunitense.

Ma ci sarà spazio anche per i nostalgici: EA ha confermato il remake di Operation Firestorm, storica mappa di Battlefield 3, che tornerà con grafica aggiornata e alcune modifiche al design per adattarsi alle nuove meccaniche.

Classi e gameplay: novità mirate per un’esperienza più tattica

Le quattro classi classiche della saga, Assault, Support, Recon ed Engineer, restano al centro del gameplay, ma riceveranno piccoli aggiustamenti per bilanciare meglio abilità e ruoli.

Tra le nuove meccaniche spicca la funzione Drag and Revive: ora sarà possibile trascinare i compagni abbattuti in una zona sicura prima di rianimarli.

Altra introduzione interessante è il cosiddetto wall-mounting, che consente di fissare le armi su muri e superfici per ridurre il rinculo e migliorare la stabilità del fuoco.

A completare il quadro, EA ha infine confermato che il nuovo capitolo manterrà la filosofia “sandbox distruttiva” tipica della serie. Questo consentirà ai giocatori di radere al suolo edifici, abbattere coperture e modificare il campo di battaglia in tempo reale, una tendenza a cui stiamo assistendo sempre di più negli ultimi anni.

Beta aperta: prime prove già ad agosto

In aggiunta, per chi non vede l’ora di provare il gioco, EA ha programmato due weekend di beta aperta: il primo il 9-10 agosto, il secondo il 14-17 agosto.

La beta permetterà di testare alcune modalità multiplayer e le nuove meccaniche, offrendo a EA l’occasione di raccogliere feedback cruciali per eventuali bilanciamenti prima del lancio.

Un segnale incoraggiante, soprattutto dopo i rumor di difficoltà nello sviluppo emersi da un’inchiesta di Ars Technica, che aveva evidenziato problematiche interne e criticità nella gestione dei grandi progetti AAA da parte del Publisher canadese.

Battlefield può davvero tornare a competere?

EA ha fissato la data di lancio: Battlefield 6 sarà disponibile a partire dal 10 ottobre su tutte le principali piattaforme.

Con Battlefield 6, EA punta chiaramente a riconquistare il trono del multiplayer tattico, insidiato negli ultimi anni dal dominio quasi assoluto di Call of Duty.

L’aggiunta di nuove modalità, mappe diversificate e meccaniche che spingono alla collaborazione sembrano segnali di un ritorno alle origini della serie, senza però rinunciare a innovare.

L’attenzione alle dinamiche di squadra e la promessa di scenari distruttibili più dettagliati lasciano intuire che l’esperienza sarà più immersiva e imprevedibile, un trend che porterebbe il gioco a competere con altri titoli multiplayer contemporanei.

Resta da capire se questo nuovo corso sarà sufficiente per riportare Battlefield ai fasti di un tempo.