Un altro colosso asiatico guarda sempre con maggior interesse al Vecchio Continente, e questa volta non si tratta di smartphone o auto elettriche, ma del settore retail dell’elettronica di consumo; secondo quanto riportato inizialmente da Bloomberg e successivamente confermato dalla stessa Ceconomy, la multinazionale cinese JD.com sarebbe pronta a mettere le mani su un pezzo importante del panorama europeo (e italiano) dell’elettronica: MediaWorld (MediaMarkt) e, indirettamente, anche una parte di Unieuro.

Una notizia che, se confermata nei fatti, potrebbe cambiare radicalmente gli equilibri del settore in Europa e, più nel dettaglio, influenzare da vicino l’esperienza d’acquisto degli utenti nostrani, da anni abituati a vedere il logo rosso di MediaWorld nei centri commerciali e nelle aree commerciali di mezza Italia.

JD.com vuole MediaWorld e fa un’offerta da 2,2 miliardi di euro

Il gruppo JD.com, il più grande e-commerce cinese dopo Alibaba, avrebbe messo sul tavolo un’offerta di 4,6 euro per azione, con una valutazione complessiva di Ceconomy pari a 2,2 miliardi di euro. Non si tratta più di indiscrezioni, la stessa holding tedesca che controlla MediaMarkt, Saturn e circa il 24% del gruppo Fnac Darty (e quindi indirettamente Unieuro) ha confermato ufficialmente di aver ricevuto l’interesse concreto da parte dei cinesi.

Come spesso accade in questi casi, la notizia ha avuto un impatto immediato sui mercati, il titolo Ceconomy, quotato alla Borsa di Francoforte, è schizzato fino a +15% nelle prime ore di contrattazioni, per poi assestarsi comunque su un più che solido +9,6% nel corso della giornata, chiudendo a 4,11 euro per azione.

In soldoni, cosa potrebbe comportare un eventuale acquisto da parte di JD.com per il consumatore europeo e italiano? MediaWorld, con oltre mille punti vendita distribuiti in undici Paesi europei, rappresenta uno dei principali attori nel mercato della tecnologia di consumo; in Italia è uno dei marchi di riferimento per l’acquisto di smartphone, tablet, smart TV, notebook, dispositivi wearable e, ovviamente, tutta l’elettronica di uso quotidiano. Se JD.com dovesse davvero acquistare Ceconomy, otterrebbe accesso immediato a una delle più capillari reti distributive del continente, un vantaggio non da poco per un’azienda che punta a rafforzare la propria presenza fisica in Europa.

Ma c’è di più, Ceconomy detiene anche una partecipazione nel gruppo Fnac Darty, che a sua volta ha acquistato Unieuro, questo significherebbe che JD.com, oltre a MediaWorld, potrebbe entrare anche nel capitale della più importante catena italiana di elettronica. Una prospettiva che apre scenari interessanti anche sul fronte delle sinergie logistiche e commerciali tra e-commerce e vendita fisica, con potenziali vantaggi e incognite per il consumatore.

Va detto che, al momento, nessun accordo vincolante è stato firmato, la stessa famiglia fondatrice di Ceconomy (che detiene circa il 30% del capitale) ha specificato in una nota ufficiale che l’offerta è ancora in fase preliminare e che non è possibile prevedere se l’acquisizione andrà effettivamente in porto.

Tuttavia il segnale è chiaro, JD.com ha intenzioni serie e, in un momento storico in cui molti gruppi europei cercano capitali per affrontare una digitalizzazione sempre più spinta, la porta d’ingresso del colosso cinese è più aperta che mai.

Non ci resta che attendere per saperne di più, al momento i consumatori non noteranno alcun cambiamento, ma se l’operazione dovesse andare a buon fine non è escluso che JD.com possa iniziare a introdurre nuove modalità di vendita, integrazioni con il proprio ecosistema digitale e strategie promozionali innovative, magari puntando su prodotti smart o su un’offerta più aggressiva online.