In un momento in cui le strategie di elettrificazione stanno ridefinendo gli equilibri dell’industria automobilistica europea, Stellantis ha deciso di fare un passo indietro sul fronte della mobilità a idrogeno; il colosso automobilistico nato dalla fusione di PSA e FCA ha annunciato ufficialmente l’interruzione del programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile, una decisione che segna una netta inversione di rotta rispetto agli ambiziosi piani presentati negli anni scorsi.

Offerta

Xiaomi Smart Band 10

39.09€ invece di 49.99€
-22%

Stellantis non continuerà a investire sulla mobilità a idrogeno

La conseguenza più immediata riguarda la gamma di veicoli commerciali leggeri Pro One alimentati a idrogeno, la cui produzione in serie avrebbe dovuto partire quest’estate negli stabilimenti di Hordain in Francia e di Gliwice in Polonia.

Nonostante i prototipi fossero ormai pronti e le linee produttive predisposte, Stellantis ha scelto di sospendere completamente il progetto, rinunciando almeno fino alla fine del decennio a lanciare questi modelli sul mercato.

Come sempre accade in questi casi, non si tratta di una decisione presa a cuor leggero, nelle dichiarazioni ufficiali l’azienda ha sottolineato una serie di fattori che hanno reso l’idrogeno un’opzione di nicchia e non sostenibile economicamente nel medio termine; nello specifico:

  • limitata disponibilità di infrastrutture di rifornimento, che continua a rappresentare un ostacolo strutturale per l’adozione su larga scala di questa tecnologia
  • elevati requisiti di capitale, necessari sia per la produzione che per la distribuzione dei veicoli a celle a combustibile
  • mancanza di adeguati incentivi per l’acquisto, in un contesto in cui molti Paesi europei preferiscono concentrare le risorse pubbliche sul supporto ai veicoli elettrici a batteria

Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata ha così commentato:

In un contesto in cui l’Azienda si sta mobilitando per rispondere alle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2, Stellantis ha deciso di interrompere il suo programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. Il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri.

A dispetto della portata strategica della decisione, Stellantis ha chiarito che la sospensione del programma non avrà conseguenze dirette sui lavoratori degli stabilimenti coinvolti, le risorse destinate alla produzione dei veicoli Pro One a idrogeno saranno progressivamente riorientate verso altre attività, in particolare quelle legate all’assemblaggio di modelli elettrici e termici tradizionali.

In parallelo, i team di ricerca e sviluppo impegnati sulle celle a combustibile saranno ricollocati su nuovi progetti, evitando ripercussioni occupazionali.

Un altro fronte delicato riguarda Symbio, azienda specializzata proprio nella tecnologia a idrogeno, di cui Stellantis è azionista insieme a Michelin e Faurecia. Per evitare contraccolpi troppo pesanti sugli equilibri societari e sugli stakeholders, Stellantis ha confermato di aver avviato dialoghi con gli azionisti di Symbio, con l’obbiettivo di preservare il più possibile gli interessi della società in questa fase di incertezza e valutare le conseguenze di mercato di questa sospensione.

La scelta di Stellantis è emblematica di un trend che molti osservatori avevano già iniziato a rilevare negli ultimi mesi, l’idrogeno, pur restando una tecnologia promettente sul lungo periodo, fatica a trovare uno spazio economicamente sostenibile nel settore automotive, soprattutto nei segmenti dei veicoli commerciali leggeri.

Al contrario, la domanda di mezzi elettrici a batteria continua a crescere sostenuta da normative sempre più stringenti e da un’industria che, in Europa, sembra voler concentrare i propri sforzi sulla mobilità a zero emissioni basata su infrastrutture di ricarica già in fase di consolidamento.

Non è escluso che in futuro Stellantis possa riconsiderare la sua posizione, soprattutto se la rete europea di stazioni di rifornimento a idrogeno dovesse espandersi in modo più deciso; per ora però, tutta l’attenzione sarà rivolta all’elettrificazione e alla crescita dei modelli plug-in.