Il team di Microsoft ha confermato che la prossima versione di Windows 11 non includerà PowerShell 2.0, che ha debuttato originariamente in Windows 7 ed è stato disattivato in Windows 10 v1709, dopo che il colosso di Redmond ad agosto 2017 aveva reso noto di avere deciso di dismettere tale funzione.
All’epoca il colosso di Redmond aveva precisato che una futura versione di Windows non avrebbe più incluso questa funzionalità e, a quanto pare, quel momento è adesso arrivato: in un aggiornamento del documento di supporto Microsoft ha confermato che PowerShell verrà presto rimosso da Windows 11.
PowerShell 2.0 saluta Windows 11
In attesa di ulteriori aggiornamenti da parte di Microsoft, al momento chi si iscrive al Programma Windows Insider non avrà più la possibilità di usare PowerShell 2.0, essendo stata eliminata tale funzionale dalle build di anteprima del sistema operativo.
Per quanto riguarda Windows 10, invece, probabilmente PowerShell 2.0 continuerà ad essere disponibile come funzionalità opzionale (salvo il caso in cui il colosso di Redmond non dovesse decidere di modificare i suoi piani e rilasciare un aggiornamento cumulativo per rimuoverlo anche dalle altre versioni del sistema operativo).
Si tratta, ad ogni modo, di una modifica che non riguarda tanto i consumatori quanto, invece, le aziende e gli sviluppatori, rendendo più sicura l’installazione di Windows 11.
Negli ultimi mesi il team di Microsoft si è messo al lavoro per ripulire Windows 11, rimuovendo il codice inutilizzato e obsoleto, nel quale rientra anche PowerShell 2.0.
L’obiettivo del colosso di Redmond, in sostanza, è quello di rendere il più leggero possibile Windows 11, con la speranza che ciò possa aiutare tale versione del suo OS a divenire più popolare tra gli utenti.
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