L’assistente IA di Meta ha raggiunto un traguardo importante e, come spesso accade quando a parlare è Mark Zuckerberg, le prospettive future si fanno subito ambiziose. Durante l’annuale assemblea degli azionisti, il CEO dell’azienda ha annunciato che Meta AI ha superato quota 1 miliardo di utenti attivi mensili, cifra che comprende l’intera famiglia di applicazioni dell’azienda, da Facebook a Instagram, passando per WhatsApp e Messenger.
Un numero impressionante che però, parole dello stesso Zuckerberg, non sembra nemmeno un traguardo per una realtà come Meta; ma ciò che colpisce davvero non è tanto la cifra, quanto la direzione che l’azienda sembra voler prendere nel prossimo futuro.
Un miliardo di utenti per Meta AI e un futuro da assistente personale globale
Il dato arriva a poche settimane di distanza dal lancio, avvenuto ad aprile, della versione autonoma di Meta AI, una mossa che aveva già fatto intuire la volontà del colosso di rendere l’assistente un punto di riferimento nel panorama dell’IA generativa.
E infatti, secondo Zuckerberg, l’obbiettivo dichiarato per il 2025 è rendere Meta AI l’intelligenza artificiale personale leader, con un focus su personalizzazione, conversazioni vocali e intrattenimento, tre aree che rappresentano anche il cuore dell’interazione quotidiana con le app Meta.
Come spesso accade con i colossi del settore tecnologico, la strategia non è quella di monetizzare subito, ma di costruire un prodotto solido, diffuso e irrinunciabile, per poi introdurre elementi a pagamento; il CEO ha infatti lasciato intendere che in futuro potrebbero arrivare:
- raccomandazioni a pagamento, ad esempio per contenuti sponsorizzati e suggerimenti personalizzati
- un piano in abbonamento che consentirebbe agli utenti più esigenti di accedere a maggiori risorse di calcolo, similmente a quanto accade già con alcune app rivali
In altre parole, la società sta preparando il terreno per un futuro in cui Meta AI potrebbe diventare non solo onnipresente, ma anche redditizia, senza però rinunciare alla diffusione gratuita su larga scala.
Se da un lato l’azienda continua a promuovere Meta AI come uno strumento utile, veloce, versatile e integrato nelle app che miliardi di persone utilizzano, dall’altro non mancano le preoccupazioni legate alla privacy e alla moderazione dei contenuti; durante la stessa assemblea infatti si è votato su ben 14 proposte, molte delle quali legate a temi delicati come la sicurezza dei minori, le emissioni di gas serra e la gestione dell’odio online.
Tra le più discusse quella presentata da JLens (consulente affiliato all’Anti-Defamation League), che chiedeva un report annuale sull’odio e sull’antisemitismo nelle piattaforme Meta, alla luce delle recenti modifiche alle politiche di moderazione.
Nonostante l’importanza degli argomenti sollevati, sembra che la maggior parte delle proposte degli azionisti non abbia ottenuto l’approvazione, anche a causa della struttura azionaria a doppia classe che garantisce al CEO un potere di voto significativo; una configurazione che ancora una volta mette in evidenza il peso, e il controllo, del fondatore su ogni aspetto della governance aziendale.
Il traguardo del miliardo di utenti mensili attivi dunque rappresenta anche il punto di partenza di una nuova fase di Meta AI, quella che punta a fare dell’assistente una componente irrinunciabile dell’esperienza social e mobile di ogni utente.
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