Il futuro della mobilità elettrica passa inevitabilmente dall’evoluzione delle batterie, e una delle tecnologie più promettenti, quella allo stato solido, ha appena compiuto un passo avanti significativo grazie alla collaborazione tra Stellantis e la startup specializzata Factorial Energy.

Stellantis e Factorial: la rivoluzione delle batterie allo stato solido è più vicina, ricarica record in 18 minuti

Le due aziende hanno annunciato congiuntamente di aver raggiunto una tappa cruciale: la validazione delle celle di batteria allo stato solido FEST® (Factorial Electrolyte System Technology) sviluppate da Factorial. Non si tratta di un semplice esperimento di laboratorio, ma di un progresso concreto che avvicina sensibilmente la commercializzazione di accumulatori di nuova generazione per le auto elettriche.

Ma cosa significa esattamente questa validazione e perché è così importante? Le batterie allo stato solido sono da tempo considerate il “Sacro Graal” dell’elettrificazione. A differenza delle tradizionali batterie agli ioni di litio, che utilizzano un elettrolita liquido per trasportare la carica tra anodo e catodo, quelle allo stato solido impiegano, appunto, un elettrolita solido. Questo cambiamento strutturale promette vantaggi enormi: maggiore densità energetica (più autonomia a parità di peso e dimensioni), sicurezza intrinsecamente superiore (minore rischio di incendi) e, come dimostrato da questo annuncio, velocità di ricarica nettamente migliorate.

Entrando più nel dettaglio dei risultati ottenuti da Stellantis e Factorial, i numeri sono davvero notevoli. Le celle FEST® validate, da ben 77 Ah (un formato già significativo per applicazioni automotive), hanno dimostrato una densità di energia specifica di 375 Wh/kg. Si tratta di un valore eccellente per batterie allo stato solido al litio-metallo di grande formato, che fa ben sperare per l’autonomia dei futuri veicoli elettrici del gruppo. Ma non è tutto: queste celle hanno superato oltre 600 cicli di carica/scarica, un dato fondamentale che indica un buon progresso verso la durabilità richiesta per l’uso automobilistico.

Forse il dato più impressionante per l’utente finale riguarda la velocità di ricarica. La tecnologia FEST® consente di passare dal 15% a oltre il 90% della carica in soli 18 minuti a temperatura ambiente. Un tempo che inizia ad avvicinarsi a quello di un rifornimento tradizionale e che potrebbe abbattere una delle barriere psicologiche più forti all’adozione dei veicoli elettrici. Inoltre, le celle dimostrano una notevole capacità di erogare potenza, con velocità di scarica fino a 4C, supportando così le prestazioni elevate richieste dalle auto elettriche moderne, specialmente in fase di accelerazione.

Le batterie allo stato solido di Stellantis potranno ricaricarsi in soli 18 minuti 4

Un altro aspetto cruciale, spesso critico per le batterie allo stato solido, almeno per il momento, è il comportamento in diverse condizioni climatiche. Grazie all’ingegneria scientifica di Factorial e all’uso di strumenti basati sull’intelligenza artificiale per sviluppare l’elettrolita, queste celle sono in grado di funzionare efficacemente in un ampio intervallo di temperature, compreso tra -30°C e +45°C (equivalenti a -22°F e 113°F). Questo supera molte delle limitazioni precedenti di questa tecnologia e apre la strada a prestazioni affidabili in climi molto freddi o caldi, con la possibilità, specificano le aziende, di un’ulteriore espansione futura di questo range operativo. La tecnologia di Factorial, più specificamente, utilizza un anodo in litio-metallo, un elettrolita definito “quasi-solido” e un catodo ad alta capacità.

Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis, ha commentato con soddisfazione questo traguardo: “Il raggiungimento di questo risultato testimonia l’importanza della nostra collaborazione con Factorial. Nonostante questo traguardo ci ponga all’avanguardia nella rivoluzione delle batterie allo stato solido, non abbiamo intenzione di fermarci. Continueremo infatti a lavorare insieme per migliorare ulteriormente e fornire soluzioni ancora più avanzate, avvicinandoci a batterie più leggere ed efficienti che riducano i costi per i nostri clienti”.

Dello stesso avviso Siyu Huang, CEO di Factorial Energy, che ha sottolineato la complessità del risultato:

Lo sviluppo delle batterie è una questione di equilibrio. Anche se l’ottimizzazione di una caratteristica è semplice, il bilanciamento tra alta densità di energia, durata del ciclo, ricarica rapida e sicurezza in una batteria di dimensioni automobilistiche con validazione OEM è un grande passo in avanti. Questo risultato ottenuto con Stellantis spinge la tecnologia delle batterie di prossima generazione dalla ricerca verso l’utilizzo reale.

Questa collaborazione strategica tra Stellantis e Factorial non è nata ieri. Già nel 2021, Stellantis aveva effettuato un investimento significativo di 75 milioni di dollari in Factorial, a testimonianza della fiducia riposta in questa tecnologia. Ora, forte di questa validazione, la partnership si rafforza ulteriormente e guarda ai prossimi passi concreti. L’obiettivo non è solo sviluppare celle performanti, ma ottimizzare l’intera architettura del pacco batteria, migliorarne l’integrazione nel veicolo, ridurre il peso complessivo (favorendo ulteriormente l’autonomia) e garantire la sostenibilità economica della soluzione.

Il prossimo appuntamento chiave è fissato per il 2026, anno in cui Stellantis prevede di integrare le batterie allo stato solido di Factorial in una flotta dimostrativa. Questo passaggio sarà fondamentale per un’ulteriore validazione della tecnologia in condizioni di guida reali, valutandone le prestazioni e l’affidabilità sul campo prima di un’eventuale produzione su larga scala.

Questo annuncio si inserisce in un contesto globale di grande fermento nel campo delle batterie allo stato solido. Molti altri costruttori e aziende tecnologiche stanno lavorando intensamente su soluzioni simili. Factorial stessa ha accordi di sviluppo con altri colossi come Mercedes-Benz, Hyundai e Kia. Honda e Toyota hanno piani ambiziosi per introdurre veicoli con batterie allo stato solido nella seconda metà del decennio (Toyota punta a oltre 1000 km di autonomia entro il 2028), mentre Volkswagen collabora con QuantumScape, che ha recentemente annunciato a sua volta progressi significativi. La corsa è aperta e vede protagonisti anche attori cinesi come CATL e BYD, che stanno spingendo sull’acceleratore con tecnologie che promettono ricariche ultra-rapide.

Il traguardo raggiunto da Stellantis e Factorial rappresenta comunque una notizia estremamente positiva, un segnale concreto che la promessa di batterie più performanti, sicure e veloci da ricaricare si sta trasformando, passo dopo passo, in realtà tangibile, avvicinando un futuro elettrico sempre più pratico e accessibile.