Lo scorso 5 marzo, l’Unione Europea ha diffuso il Piano d’Azione per l’automobile, un documento ufficiale molto atteso dall’intero settore automobilistico, messo in ginocchio da politiche troppo ambiziose che spingevano per la totale transizione all’elettrico e che ora sembrano (quasi) un lontano ricordo.
Da Bruxelles arrivano tutta una serie di iniziative pensate per risollevare il settore automobilistico, dagli incentivi “europei” per l’acquisto di automobili elettriche alle linee guida per innovare, digitalizzare e promuovere la mobilità pulita. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Il Piano d’Azione per l’automobile dell’Unione Europea
Il settore automobilistico europeo, pilastro fondamentale dell’economia con un contributo di 1 trilione di euro al PIL e con un’offerta da 13 milioni di posti di lavoro, si trova ad affrontare una trasformazione senza precedenti: la transizione energetica, la concorrenza globale e la necessità di approvvigionamento di materie prime critiche richiedono interventi urgenti e mirati.
In risposta a queste sfide, la Commissione Europea ha presentato un ambizioso Piano d’Azione che si pone in linea con il Green Deal europeo (rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050) e con la strategia digitale dell’UE (rendere l’Europa leader nell’economia digitale).
Questo piano delinea alcune misure concrete che investiranno cinque aree chiave: Innovazione e digitalizzazione, Mobilità pulita, Competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento, Competenze e dimensione sociale, Ambiente imprenditoriale equo.
Ecco (in breve) le misure previste dal Piano d’Azione
Di seguito andremo a vedere, per ciascuna delle cinque aree chiave sopra-citate, quali sono le principali misure previste dal Piano d’Azione redatto dall’Unione Europea.
- Innovazione e digitalizzazione:
- Lancio dell’Alleanza Europea per i Veicoli Connessi e Autonomi, con investimenti di 1 miliardo di euro per posizionare l’Europa come leader nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia.
- Norme chiare (e standardizzazione) per la guida autonoma e per la sicurezza informatica dei veicoli connessi.
- Mobilità pulita:
- L’UE intende coordinare gli incentivi nazionali per l’acquisto di auto, imparando dalle esperienze passate, per creare un sistema efficiente, sostenibile e armonizzato. La Commissione lavorerà con gli Stati membri per identificare le migliori pratiche e le fonti di finanziamento.
- Promozione dell’adozione di veicoli a zero emissioni attraverso un sistema di incentivi (leasing per utenti a basso reddito e incentivi per le flotte aziendali) e l’espansione della rete di ricarica con investimenti di 570 milioni di euro e semplificazione dei processi di connessione alla rete elettrica.
- Flessibilità sugli obiettivi CO2 del 2025, revisione delle norme sull’etichettatura ambientale e apertura ai carburanti alternativi (sostenibili), con la revisione delle norme nel corso del 2025.
- Competitività globale e resilienza delle catene di approvvigionamento:
- Misure per garantire l’accesso alle materie prime critiche e ridurre la dipendenza da fornitori esterni.
- Possibili dazi aggiuntivi sulle auto cinesi per contrastare pratiche di dumping e garantire la parità di condizioni (ovvero evitare la concorrenza sleale).
- Condizioni più rigide per gli investimenti stranieri nel settore automobilistico europeo e semplificazione delle normative sulle omologazioni.
- Competenze e dimensione sociale:
- Investimenti in programmi di riqualificazione e perfezionamento per i lavoratori del settore.
- Ambiente imprenditoriale equo:
- Revisione delle multe alle case automobilistiche per il 2025.
- Sostegno all’uso di veicoli pesanti a zero emissioni, con esenzioni dai pedaggi stradali.
- Promozione di autobus puliti prodotti in Europa e sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli commerciali.
Le reazioni (anche dall’Italia) al Piano d’Azione dell’Unione Europea
In generale, il Piano d’Azione dell’Unione Europea è stato accolto in maniera positiva dal settore automobilistico, dai sindacati e dalle ONG. Tra le realtà che accolgono in maniera positiva il documento, troviamo l’ACEA (Associazione dei costruttori di automobili europei) che tramite una nota stampa, si affida alle parole del direttore generale Sigrid de Vries:
“Il Piano d’Azione identifica molti settori chiave in cui è necessario un intervento immediato. La flessibilità proposta per raggiungere gli obiettivi di CO2 nei prossimi anni è un benvenuto primo passo verso un approccio più pragmatico alla decarbonizzazione, dettato dalle realtà di mercato e geopolitiche. Promette un po’ di respiro per i produttori di auto e furgoni, a condizione che le tanto necessarie misure per la domanda e l’infrastruttura di ricarica vengano ora effettivamente attuate. Tuttavia, nonostante delinei diverse misure promettenti per promuovere la diffusione dell’infrastruttura e l’adozione di veicoli pesanti a emissioni zero, questo segmento di veicoli manca ancora di un impegno esplicito per avviare la revisione degli standard di CO2 nel 2025, inclusa una valutazione urgente delle condizioni abilitanti.”
Vediamo anche qualche “reazione” proveniente dall’Italia e partiamo dalle parole di Adolfo Urso, ministro italiano delle Imprese e del Made in Italy, che ha così commentato la vicenda affidandosi a un post sul suo profilo X:
“Abbiamo costretto la Commissione, che oggi ha presentato il Piano d’azione per l’automotive, a rimuovere la trappola delle multe e ad anticipare la revisione del regolamento Co2, condizioni necessarie ma non sufficienti per evitare il collasso dell’industria dell’auto. Ora occorre da subito far fronte comune per superare la follia del Green Deal, imponendo la neutralità tecnologica, risorse adeguate per le imprese e i lavoratori della filiera e per garantire l’autonomia strategica sulle batterie elettriche. Serve il massimo sforzo comune, sono mesi decisivi.”
Alle parole del ministro Urso, fanno eco quelle condivise su X da Matteo Salvini, ministro italiano dei Trasporti:
“Un’altra vittoria: dopo il rinvio delle multe per le case automobilistiche che non si adeguano alle eco-follie del Green Deal, oggi la Commissione europea annuncia che rivedrà già quest’anno la legge per la messa al bando delle auto a benzina e diesel dal 2035, come fortemente voluto dalla Lega.
Nonostante i disastri di Von der Leyen (che preferisce spendere centinaia di miliardi per le armi anziché sostenere lavoratori e imprese), siamo sulla strada giusta. Meglio tardi che mai.”
In conclusione, nel caso in cui siate interessati a consultare il documento completo del Piano d’Azione dell’Unione Europea, potete scaricare il PDF tramite questo link.
Foto di Guillaume Périgois su Unsplash
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