Intel Nova Lake è il nome in codice che identifica la prossima generazione di processori desktop dell’azienda di Santa Clara. Insieme ai prodotti della serie Panther Lake destinati invece alla piattaforma notebook, rappresentano il prossimo passo nella roadmap consumer Intel, puntando tutto su un nuovo processo produttivo e ottimizzazioni di varia natura che sposano diverse novità per architettura e design dei chip.

Ne avevamo parlato solo qualche giorno fa, ma a quanto pare ci sono ulteriori e interessanti aggiornamenti sull’argomento, sia per quanto concerne il nodo produttivo che per quello che sarà l’ecosistema hardware, schede madri e chipset inclusi per intenderci.

Secondo le ultime indiscrezioni circolate sulla rete infatti, i prossimi processori desktop di Intel utilizzeranno un nuovo socket, diverso dall’attuale LGA 1851 per essere chiari, e di conseguenza con la probabilità di realizzare nuove schede madri a discapito della retrocompatibilità con gli attuali modelli pensati invece per i chip Intel Core Ultra 200S Arrow Lake.

Ma cerchiamo di raccogliere tutte le informazioni a disposizione e fare bene il punto della situazione.

Intel Nova Lake: spuntano dettagli sull’inedito socket LGA 1954

Intel Core Ultra 200S top

In queste ore sono diverse le notizie (ovviamente non ufficiali) che riguardano la prossima piattaforma desktop di Intel, una gamma di prodotti che dovrebbe giungere sul mercato solo il prossimo anno (2026), per essere precisi dopo il già annunciato Arrow Lake-S Refresh che vedremo verosimilmente in autunno. Piccola premessa, stiamo trattando dei leak quindi è tutto da prendere con le pinze fino a un annuncio ufficiale o risvolti oggettivamente concreti.

Arrow Lake Refresh sarà identificato con i modelli Core Ultra 300, mentre Nova Lake dovrebbe giungere sul mercato attraverso i Core Ultra serie 400. Al momento non è chiaro se questi processori saranno prodotti con nodo proprietario Intel 18A oppure in partnership con TSMC, al pari per intenderci dei più recenti Arrow Lake. Voci di corridoio riportano che Intel potrebbe rivolgersi a TSMC per sfruttare il nodo produttivo a 2 nanometri, almeno per quanto riguarda la componente CPU, o per meglio dire la Compute Tile.

Detto questo, passiamo a un argomento forse più succulento e comunque altrettanto importante. Alcuni documenti di spedizione trapelati online e ripresi dai colleghi di TomsHardware, suggeriscono infatti che per Nova Lake Intel passerà a una nuova piattaforma desktop con socket LGA 1954 abbinata a chipset della serie Intel 900 (next gen quindi). Se confermata, questa notizia evidenzia sostanzialmente che le prossime CPU Intel Nova Lake potrebbero non essere compatibili con le attuali schede madri Intel LGA 1851 con chipset serie 800, richiedendo di conseguenza le nuove schede madri che sfrutteranno i prossimi chipset Intel 900.

Intel Nova Lake: nuova architettura CPU Coyote Cove e modelli fino a 52 core

Non è la prima volta che si parla di Intel Nova Lake e anche il socket LGA 1954 era stato già avvistato in qualche notizia sparsa sul web nei mesi scorsi. Se al momento però non si può ancora confermare del tutto un cambio di socket e di piattaforma, sembra invece più chiaro cosa potrebbero offrire i prossimi processori Intel Core Ultra 400 in termini di potenza di calcolo e novità a livello architetturale.

Diverse fonti confermano che con Nova Lake Intel punterà a incrementare in modo importante la densità dei core e le prestazioni in ambito multi-threading. Tra le varie indiscrezioni si parla di un particolare modello Nova Lake LGA 1954 con ben 52 core, sulla carta un vero mostro di potenza se pensiamo a modelli già molto validi come il Core i9-14900K e il Core Ultra 9 285K. I processori Intel Nova Lake dovrebbero utilizzare anche una nuova architettura CPU; l’approccio sarà ibrido come per i modelli Arrow Lake attualmente in commercio, ovvero P-Core ed E-Core, affiancati ora dai nuovi LP E-Core.

Il modello di punta Intel Nova Lake è accreditato appunto di 52 core, divisi tra 16 P-Core Coyote Cove, 32 E-Core Arctic Wolf e 4 ulteriori LP E-Core integrati nella SoC Tile. Qui però finiscono i dettagli; è molto probabile che Nova Lake mantenga l’attuale approccio di Arrow Lake senza l’ausilio della tecnologia Hyper Threading, mentre riguardo al cambio di piattaforma, l’implementazione di un numero così elevato di core potrebbe giustificare una rivisitazione del socket, senza dimenticare che Intel aggiornerà non solo la Compute Tile, ma sicuramente la GPU Tile, NPU e SoC.

Per chiudere il cerchio con una considerazione quantomeno oggettiva, possiamo affermare che la mancata retrocompatibilità di Nova Lake con l’attuale piattaforma Intel Arrow Lake potrebbe far storcere il naso a qualcuno, o meglio, a quell’utenza che ha investito su un sistema di fascia alta Arrow Lake Z890; allo stesso tempo, l’upgrade suggerito dagli ultimi leak è a dir poco promettente e, inutile dirlo, allettante in particolare per il segmento enthusiast che sicuramente non ha molti problemi di budget o comunque di acquistare una nuova CPU con tanto di scheda madre.