Apple Intelligence avrebbe dovuto introdurre una versione più naturale di Siri per tutti gli utenti. Sembra però che le cose non avverranno così rapidamente come da auspici.
Mark Gurman, redattore di Bloomberg, ha infatti pubblicato un messaggio molto chiaro nella newsletter Power On, nella quale precisa di aver saputo da chi lavora nel dipartimento AI di Apple che l’azienda non rilascerà una “vera” versione modernizzata e conversazionale di Siri almeno fino a iOS 20 e, dunque, nella migliore delle ipotesi, nel 2027.
Certo, da qui al 2027 usciranno nuovi aggiornamenti anche piuttosto importanti, ma per Gurman prima di mettere le mani su un update rilevante e rivoluzionario bisognerà temporeggiare due anni, o più.
Importanti aggiornamenti dell’IA di Siri? Meglio non avere fretta…
Gurman ricorda che Apple avrebbe dovuto rilasciare un aggiornamento di Siri basato su LLM in iOS 18.5, ma che in realtà l’update sarà realizzato come un modello separato dal vecchio Siri e che non funzionerà così bene come potrebbe.
Per Gurman, in futuro l’aggiornamento di Siri unirà i due sistemi in una nuova architettura che sarà in grado di gestire meglio le richieste semplici (come l’impostazione di un timer), così come quelle più complesse e avanzate, mostrate da Apple lo scorso anno. Apple avrebbe voluto introdurre questa architettura combinata in iOS 19.4, ma per il redattore “è in ritardo” e il sistema “non sarà presentato a giugno”, quando l’azienda organizza la sua WWDC.
Perché questo ritardo?
A questo punto possiamo fare un piccolo passo in avanti e domandarci per quale motivo si sia verificato questo ritardo.
Stando a quanto riferisce il redattore, Amazon avrebbe avuto problemi con l’aggiornamento del proprio assistente AI di Alexa. Il responsabile della divisione Devices and Services, Panos Panay, avrebbe confermato alla collega, Jennifer Tuohy, che il nuovo sistema Alexa Plus prevede un significativo passo in avanti, un’architettura nuova al 100% che fonde la vecchia Alexa con la nuova.
Ebbene, Gurman si dice convinto che lo stesso sta avvenendo anche in Apple, che però rispetto al competitor fondato da Jeff Bezos starebbe affrontando ostacoli ancora più impervi. In particolare, il giornalista di Bloomberg sostiene che i membri del dipartimento AI di Apple sanno bene che i propri modelli “stanno raggiungendo i loro limiti” e che l’azienda ha avuto difficoltà nel procurarsi hardware utile e funzionale per l’addestramento dell’intelligenza artificiale, di cui Apple ha bisogno per migliorare la sua architettura.
Allo stesso tempo, Gurman riferisce che il dipartimento è stato penalizzato da una “leadership inefficace”. Si attendono riscontri da parte della società interessata…
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