Tramite un comunicato stampa, Meta ha annunciato il lancio del programma Language Technology Partner Program, parte dell’impegno a lungo termine del colosso di Menlo Park verso il supporto alle lingue meno diffuse.
Questo programma, realizzato in collaborazione con l’UNESCO, ha l’obiettivo di migliorare il supporto linguistico e di traduzione dei modelli di intelligenza artificiale per consentire a tutti, indipendentemente dalla lingua parlata o dal background culturale, di potere sfruttare al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Meta annuncia il Language Technology Partner Program
Il Fundamental AI Research (FAIR) di Meta è un team che lavora per la realizzazione dell’intelligenza artificiale avanzata (Advanced Machine Intelligence, AMI), una IA che sia in grado di sfruttare il ragionamento di tipo “umano” per svolgere compiti cognitivi complessi (come la traduzione) e di sfruttarla nelle applicazioni innovative che possano risultare vantaggiose per tutti.
L’azienda capitanata da Mark Zuckerberg collabora a stretto contatto con l’UNESCO per non lasciar fuori dai modelli di intelligenza artificiale quelle che sono le lingue meno diffuse al mondo. Proprio in tal senso, un’intelligenza artificiale che abbia la capacità di ragionare sui problemi che gli vengono sottoposti in qualsiasi lingua, sarebbe fondamentale.
A tal scopo, Meta ha lanciato il Language Technology Partner Program tramite il quale cerca partner che collaborino per far progredire le tecnologie linguistiche open source dell’azienda, incluse quelle che si occupano di traduzione, con un focus principale sulle lingue meno diffuse al mondo.
I partner che decidono di aderire, dovranno fornire oltre 10 ore di registrazioni vocali con trascrizioni, grandi quantità di testo scritto (oltre 200 frasi) e un set di frasi tradotte in varie lingue. Inoltre, essi collaboreranno direttamente con i vari team interni a Meta per contribuire nell’integrazione di queste lingue nei vari modelli di riconoscimento vocale e traduzione automatica. Quando verranno finalizzati, questi modelli saranno rilasciati in forma open source.
C’è spazio anche per un test di valutazione per i modelli IA che si occupano di traduzioni
Oltre al Language Technology Partner Program, Meta ha lanciato il nuovo Open Source Translation Benchmark, un test standard (sviluppato in collaborazione con esperti linguistici) che aiuterà a valutare le prestazioni dei modelli IA che si occupano di traduzione.
Attualmente, questo test è disponibile in sette lingue. L’azienda ha invitato gli utenti a contribuire con altre traduzioni che verranno implementate e rese disponibili, sempre in forma open source, in quello che punta a diventare un “benchmark di traduzione automatica multilingue senza precedenti”. Il benchmark è accessibile sul portale di Hugging Face.
Qualora siate interessati, potete trovare maggiori informazioni su quanto annunciato da Meta nel comunicato stampa dedicato.
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