La missione Polaris Dawn di SpaceX, guidata dal magnate Jared Isaacman, si è conclusa con successo. I cinque giorni trascorsi ad alta quota hanno infatti condotto la navicella a completare correttamente il percorso preventivato, aprendo nei fatti le porte all’esplorazione spaziale privata.
Fino alle 3.37 ora locale di domenica per la Florida (9.37 in Italia), il fiato è però rimasto sospeso, considerato che – nonostante i lunghi test – si è trattato della prima applicazione concreta di questa fase del programma.
Alla fine, però, tutto si è concluso come preventivato e la missione Polaris Dawn, parte del più ampio programma Polaris, ha potuto celebrare diversi record nella storia dei voli spaziali. Su tutti, il raggiungimento dell’altitudine di 1.400 chilometri sopra la Terra, livello che ha superato agevolmente i precedenti primati di altitudine dei voli orbitali con persone a bordo.
Le prime passeggiate spaziali a fini commerciali di Polaris Dawn
Il successo della missione è stato ulteriormente suggellato da quelle che sono già passate alla storia come le prime passeggiate spaziali a fini commerciali: Jared Isaacman e l’ingegnere aerospaziale Sarah Gillis sono infatti in parte usciti dalla navicella, dimostrando che queste manovre complesse non sono più un’esclusiva delle agenzie spaziali governative, ma possono essere introdotte anche all’interno delle esplorazioni spaziali private.
L’equipaggio è poi riuscito a condurre una serie di esperimenti scientifici, testando anche le capacità di comunicazione spaziale di Starlink, effettuando una videochiamata di 40 minuti con la Terra e inviando diversi file.
Inoltre, lo stesso equipaggio è stato in grado di condividere diverse foto grazie ai satelliti di SpaceX, dimostrando così quanto siano già avanzate le tecnologie di comunicazione nello spazio.
Il ruolo di SpaceX di Elon Musk
In attesa di mettere gli occhi sulle prossime tappe dell’esplorazione spaziale grazie ai successivi step del Programma Polaris, compreso il previsto primo volo con equipaggio della Starship di SpaceX, occorrerà comprendere in che modo le imprese che operano in questo settore riusciranno a superare le sfide normative in programma.
In particolare, il recente annuncio della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti che limita il programma di test della Starship di SpaceX almeno fino alla fine di novembre 2024, ha rinnovato l’ampio dibattito sulla sicurezza e sulle preoccupazioni ambientali che scaturiscono da questo tipo di piani esplorativi.
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