Domani, alle 14:34 ora italiana, l’India tenterà l’allunaggio della missione Chandrayaan-3, a poche ore di distanza dal fallimento russo che vi abbiamo riportato nella giornata di ieri; vediamo insieme qualche dettaglio.

Anche l’India punta alla Luna, la missione Chandrayaan-3 è pronta per l’allunaggio

Abbiamo visto giusto ieri come la Russia abbia fallito la missione Luna-25, la prima dopo un lungo periodo di inattività (47 anni per la precisione); la missione russa si è schiantata contro il suolo lunare a seguito di un incidente durante una manovra prima del suo atterraggio, i cui dettagli sono ancora tutti da verificare.

Il lander della missione sarebbe dovuto atterrare al Polo Sud lunare, impresa non semplice e che, per stessa ammissione dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, presentava non poche difficoltà, con una probabilità di successo stimata del 70% che però come abbiamo visto è stata disattesa.

Quella russa però non è l’unica agenzia spaziale a voler tentare un approccio di questo tipo, è infatti giunto il turno dell’India che con la missione Chandrayaan-3 tenterà nella giornata di domani di atterrare a sua volta in una zona del Polo Sud lunare. L’attuale missione indiana segue la precedente Chandrayaan-2 fallita nel 2019, a causa di un accumulo di errori nel sistema di guida durante la discesa, aggravato dai motori che hanno spinto più del previsto durante la frenata.

Chandrayaan-3 riveste una notevole importanza per l’India, un suo eventuale successo infatti farebbe diventare la nazione il quarto Paese a far atterrare una missione robotica sulla superficie lunare. La sonda è stata lanciata il 14 luglio e si trova in orbita lunare dal 5 agosto, negli scorsi giorni ha progressivamente modificato la sua orbita avvicinandosi a quella finale raggiunta il 19 agosto.

Chandrayaan-3 missione lunare India profilo missione

A differenza della missione russa Luna-25, che aveva ambizioni scientifiche più ampie, quella indiana ha come scopo principale quello di dimostrare la validità e l’adeguatezza della tecnologia e dei sistemi indiani necessari per effettuare un allunaggio; Chandrayaan-3 è composta da tre diversi elementi: un modulo propulsivo, un lander e un piccolo rover a sei ruote chiamato Pragyan.

Il lander e il rover trasportano una serie di strumenti scientifici che verranno utilizzati, qualora l’allunaggio andasse a buon fine, per eseguire una serie di rilevamenti e misurazioni scientifiche, di seguito la dotazione nello specifico:

  • Chandra’s Surface Thermophysical Experiment (ChaSTE) per misurare la conducibilità termica e la temperatura
  • Strumento per attività sismica lunare (ILSA) per la misurazione della sismicità intorno al sito di atterraggio
  • Langmuir Probe (LP) per stimare la densità del plasma e le sue variazioni
  • Alpha Particle X-ray Spectrometer (APXS) e Laser Induced Breakdown Spectroscope (LIBS) per derivare la composizione elementare in prossimità del sito di atterraggio

Come anticipato, Chandrayaan-3 si trova ora in un’orbita di parcheggio stabile e inizierà le manovre di frenata alle 14:15 (ora italiana) di domani; la diretta dal centro controllo dell’agenzia spaziale indiana (ISRO) inizierà domani alle 13:50, con l’allunaggio previsto per le 14:34, potete seguirlo direttamente dal video qui sotto e, se siete curiosi, potete iniziare a sbirciare il luogo stabilito per l’atterraggio grazie a questa mappa.

Aggiornamento

La missione Chandrayaan-3 è atterrata con successo sul suolo lunare alle 14:32 ora italiana, si tratta di un grande successo per l’India che ora è ufficialmente il quarto Paese ad aver compiuto un atterraggio controllato sul nostro satellite naturale, dopo Stati Uniti, Russia (quando era ancora Unione Sovietica) e Cina.

Poco dopo le 14:00 il lander ha avviato le manovre necessarie per raggiungere il suolo lunare, diventando in seguito il primo in assoluto a raggiungere un’area vicina al Polo Sud lunare; la missione purtroppo non si spingerà abbastanza a sud da esplorare alcuni crateri noti per essere perennemente in ombra e dove si ipotizza che siano presenti grandi riserve di acqua ghiacciata che sarebbero particolarmente utili per future missioni.

Ciò nonostante si tratta di un traguardo notevole per l’India, che ora ha finalmente potuto dimostrare l’efficacia dei progressi tecnologici raggiunti negli ultimi anni (dopo il fallimento della missione del 2019) soprattutto alla Cina, che negli ultimi 50 anni è stata l’unica nazione a riuscire ad effettuare atterraggi controllati sulla Luna.

Il lander e il rover della missione Chandrayaan-3 svolgeranno i propri compiti per un paio di settimane, in seguito i loro pannelli solari non riceveranno luce a sufficienza per continuare ad alimentare i sistemi di bordo.

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