Anche Universal ha deciso di investire nel settore della musica generata con l’intelligenza artificiale. È delle scorse ore la notizia di un accordo fra la major dell’industria musicale e l’azienda di audio IA Endel, un punto di partenza che servirà per creare paesaggi sonori che siano d’aiuto alle persone per rilassarsi, per concentrarsi o per dormire.

Viene definita come “musica funzionale” e no, non sarà proprio suonata dall’intelligenza artificiale di Endel, società che metterà piuttosto l’IA al servizio degli artisti. Universal Music Group dovrebbe occuparsi della distribuzione e di tutte le altre questioni che di solito pertengono alle etichette discografiche, la stessa major che fino a poche settimane fa chiedeva alle piattaforme di streaming musicale come Spotify e Apple Music di impedire l’accesso ai rispettivi cataloghi musicali agli sviluppatori che fanno uso di tecnologie IA.

La musica generata con l’aiuto dell’IA per stare bene

Per paesaggi sonori si intendono quelle composizioni musicali che si avvicinano alla resa acustica degli ambienti naturali, con suoni degli animali, della natura, dei fenomeni atmosferici e di altri elementi che servono a creare una sorta di ritratto sonoro di un determinato ambiente. Fu Raymond Murray Schafer a coniare per primo il termine soundscape, da cui deriva l’italianizzazione citata.

Intendono creare qualcosa di simile Universal Music Group e Endel, che nella giornata di ieri hanno annunciato una collaborazione che ha l’obiettivo di creare paesaggi sonori che siano utili per determinati scopi: per il sonno, il relax e la concentrazione. In pratica quest’ultima fornirà la propria tecnologia di intelligenza artificiale agli artisti della major, i quali ne faranno uso per produrre nuova musica da distribuire nei prossimi mesi, IA che parte dalle basi degli artisti e crea qualcosa di diverso seguendo determinate istruzioni basate sul modo in cui la musica influenza lo stato mentale delle persone.

Nel comunicato stampa dedicato le due aziende hanno citato alcune ricerche come questa che confermerebbero come questo tipo di musica funzionale sia utile e d’impatto sulla salute mentale e sul benessere, sulla concentrazione, sulle prestazioni atletiche e sulla qualità del sonno. E in questo l’intelligenza artificiale, spiegano, può essere d’aiuto per espandere l’offerta disponibile ad oggi creando nuovi contenuti, piuttosto che sfruttare opere già disponibili e protette da copyright.

Il Chief Digital Officer di Universal ha infatti spiegato che l’IA servirà come strumento per supportare e migliorare la creatività, “un’intelligenza artificiale etica che rispetta i diritti degli artisti” ha tenuto a precisare nel comunicato stampa relativo.

Endel è dunque più una sorta di collaboratore che uno strumento vero e proprio che da solo genera della musica, ha detto l’amministratore dell’azienda perché dà agli artisti il controllo e la libertà, è al servizio di questi ultimi. Per un assaggio vi lasciamo a un paesaggio sonoro frutto della collaborazione fra James Black e Endel.

Potrebbero interessarti anche: L’IA vocale di Meta ora può riconoscere oltre 4000 lingue, grazie alla Bibbia e L’intelligenza artificiale per la modifica delle immagini semplice e veloce