Nei giorni scorsi Elon Musk, popolare CEO di Tesla e di recente anche proprietario di Twitter, ha dichiarato che sarebbe pronto a lanciare un proprio smartphone nel caso in cui si dovesse trovare costretto a farlo.

Il miliardario si riferisce all’ipotesi in cui Apple e Google dovessero decidere di rimuovere l’applicazione Twitter dai rispettivi store mobile ma, a quanto pare, i rapporti con il colosso di Cupertino negli ultimi giorni sono andati via via facendosi sempre più tesi.

Elon Musk ai ferri corti con Apple

Su Twitter, infatti, Elon Musk ha pubblicato nelle scorse ore una serie di messaggi di accusa nei confronti di Apple, sostenendo che il colosso di Cupertino ha quasi interrotto la pubblicità su Twitter e chiedendo se vi sia un odio per la libertà di parola in America.

Il miliardario nelle scorse ore si è anche rivolto direttamente a Tim Cook, CEO di Apple, chiedendogli pubblicamente delucidazioni e, allo stesso tempo, con un messaggio ha chiesto a chiunque ritiene di essere stato censurato dall’azienda che produce iPhone e iPad di farsi avanti.

E continuando a pubblicare messaggi su Twitter, Musk ha anche aggiunto che Apple ha persino minacciato di escludere Twitter dal suo App Store, senza tuttavia spiegare sulla base di quali motivazioni avrebbe fatto ciò.

Quindi il CEO di Tesla ha alzato ancora di più il livello della sfida, promettendo la pubblicazione a breve di file relativi alla soppressione della libertà di parola e sostenendo di avere deciso di intraprendere una battaglia per il futuro della civiltà, aggiungendo che “Se la libertà di parola è persa anche in America, la tirannia è tutto ciò che ci attende”.

In sostanza, Elon Musk sembra avere perso la pazienza ma c’è da capire cosa si nasconda effettivamente dietro questo duro attacco nei confronti di Apple.

Indiscrezioni ovviamente suggeriscono che Apple abbia dalla sua diverse motivazioni per interrompere i rapporti con Twitter dato che quest’ultimo, da quando è in mano di Elon Musk, stia violando diverse norme contrattuali che la Mela morsicata stipula con tutti gli sviluppatori che vogliono caricare applicazioni sull’App Store. Fra queste la presenza su Twitter di pornografia sempre più dilagante oltre a messaggi d’odio che vengono sempre meno moderati (vuoi per carenza di personale dopo i vari licenziamenti, vuoi per “un’amministrazione” più permissiva).

Probabilmente nei prossimi giorni la vicenda si arricchirà di nuovi capitoli. Staremo a vedere.

AGGIORNAMENTO: Qualche interessante dettaglio è arrivato nelle ultime ore grazie a The Washington Post, secondo cui Apple è stata il più grande acquirente di annunci pubblicitari su Twitter durante il primo trimestre del 2022 per un importo di 48 milioni di dollari (pari al 4% delle entrate totali del social network).

Per quanto riguarda le ultime settimane, invece, stando ai dati riportati da Reuters pare che Apple abbia effettivamente ridotto gli acquisti pubblicitari su Twitter: è difficile fare una stima precisa ma l’importo complessivo sarebbe ben lontano da quello di 48 milioni di dollari del primo trimestre.