Da quando nel 2011 Google ha annunciato Chrome OS ne è passato di tempo, il sistema operativo è costantemente migliorato accogliendo sempre più funzioni e perfezionandosi. Di recente Chrome OS ha raggiunto la versione 100, sono in arrivo miglioramenti per il multitasking e l’integrazione per le chiamate tra telefono e Chromebook tanto per fare qualche esempio.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica, nonostante il sistema sia più che adatto per la maggior parte degli utilizzi dell’utente comune, come sempre capita possono riscontrarsi limitazioni e problemi: la compatibilità con le applicazioni Android è uno di quegli aspetti che dà una marcia in più per certi versi al sistema, ma non sempre queste ultime si integrano perfettamente con i Chromebook, visto che solitamente sono pensate per smartphone e tablet.

A partire dalla giornata di oggi è in distribuzione la nuova versione di Chrome OS 101, che introduce alcune modifiche e funzionalità. Vediamole insieme.

aggiornamento versione 101 Chrome OS

Inizia la distribuzione di Chrome OS 101

La prima novità che salta subito all’occhio è nella schermata di avvio, non si verrà più accecati dallo schermo bianco con il logo Chrome OS, visto che viene introdotta una nuova schermata di avvio scura, con il logo di Chrome bianco seguito dalla scritta “chromeOS”, molto minimal ed elegante.

schermata avvio Chrome OS 101

Un’altra novità, già annunciata con la versione 100 ma in realtà non ancora disponibile per tutti, riguarda il nuovo menù start che adesso apre un pannello più discreto (rispetto alla schermata precedente) sulla sinistra; può essere configurato a piacere organizzando le app per nome, colore o a piacimento, inoltre le cinque applicazioni più utilizzate sono poste in rilievo in alto. Qualora in seguito all’aggiornamento a Chrome OS 101 non abbiate ancora ricevuto il nuovo menù start, è possibile attivarlo tramite il seguente flag chrome://flags/#productivity-launcher

Una nuova voce è ora disponibile nelle impostazioni e riguarda gli aggiornamenti di eventuali periferiche che, a differenza di prima, non avverranno più automaticamente in background. Potete trovare il nuovo menù dedicato in Impostazioni – Informazioni su ChromeOSAggiornamenti firmware.

Chrome OS 101 aggiornamento firmware periferiche

Altra novità riguarda la possibilità di ripristino basata sulla rete, senza quindi necessità come in precedenza di avere un altro dispositivo ChromeOS a disposizione per creare un supporto USB con l’immagine del sistema.

L’ultima novità riguarda Linux che su ChromeOS passa ora dalla versione Debian 10 (Buster) alla versione Debian 11 (Bullseye).

Sarà più semplice sviluppare applicazioni ottimizzate per il desktop dei Chromebook

Big G introduce un nuovo strumento per aiutare gli sviluppatori ad ottimizzare le applicazioni per i Chromebook, vediamo di cosa si tratta.

Nel 2020 Google ha lanciato un sito internet, ChromeOS.dev, per aiutare gli sviluppatori a creare applicazioni per Chrome OS tramite tutorial, esempi di codice e altro; ora ChromeOS.dev riceve l’immagine del dispositivo virtuale Android desktop (AVD), il cui scopo è quello di aiutare a creare e testare applicazioni ottimizzate per schermi grandi (come i Chromebook) senza necessità di acquistare fisicamente un dispositivo per il test.

Tra le funzioni rese disponibili dall’AVD, in sostegno agli sviluppatori, c’è la possibilità per esempio di avviare app in modalità finestra a mano libera, modalità che consente di massimizzare, ridurre a icona, ridimensionare o chiudere le applicazioni in esecuzione.

finestre a mano libera su desktop AVD Chrome OS

Rispetto all’uso di smartphone e tablet, le attività di ridimensionamento o il passaggio da un’applicazione ad un’altra sono più frequenti in ambiente desktop, per questo motivo Big G sta spingendo gli sviluppatori ad adottare delle animazioni più fluide per le attività ridimensionabili.

Nonostante tutto ciò sia principalmente pensato ad appannaggio di dispositivi quali i Chromebook, ciò non toglie che possano trarne beneficio anche altri tipi di piattaforme, come per esempio il nuovo Google Play Games su Windows.

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