Il futuro di Huawei, dopo le sanzioni che hanno duramente colpito il business aziendale negli ultimi anni, sarà caratterizzato da un approccio completamente differente rispetto al presente. L’azienda prepara una serie di cambiamenti all’interno della divisione consumer e dell’intero business legato alla produzione di smartphone e tablet. Per il futuro, infatti, Huawei prevede un profondo rinnovamento della sua attività, con un focus sul settore business, con soluzioni specifiche sia a livello hardware che software. Da notare, inoltre, che è prevista un’accelerazione anche per gli investimenti su OpenEuler, la distribuzione Linux curata da Huawei. Nel frattempo, l’azienda sta studiando soluzioni alternative anche per rientrare nel settore dei chip, adottando un approccio differente che potrebbe garantire la possibilità di aggirare le sanzioni. Ecco i dettagli:

Huawei punta sul settore business: meno smartphone e più Linux con la nuova strategia

Il nuovo corso di Huawei sarebbe già iniziato. Come confermato da Yu Chengdong, membro del CDA di Huawei, a China Daily, l’azienda ha avviato una ristrutturazione della sua divisione consumer che comprende le attività legate al mondo smartphone e tablet oltre che ai PC e tutti i prodotti e servizi rivolti ai consumatori. Tutte queste attività convergeranno nella nuova divisione “Terminal” che continuerà le sue attività per i consumatori finali.

Non si tratta di un ridimensionamento ma di una nuova organizzazione che potrebbe garantire una maggiore ottimizzazione delle attività per offrire una maggiore spinta ai risultati commerciali. Per il prossimo futuro, ha sottolineato il rappresentante di Huawei, l’azienda dovrà concentrarsi sulla fornitura di servizi hardware e software per il settore business, su più livelli. In questo modo, le attività potrebbero crescere con notevoli vantaggi per l’intera sezione Terminal.

Ricordiamo che le attività consumer di Huawei hanno fatto registrare un calo del -50% dei ricavi nel corso del quarto trimestre del 2021 rispetto all’anno precedente. Si tratta di una flessione notevole che conferma il momento difficile dell’intera sezione. Huawei, in ogni caso, continua a registrare ricavi complessivi significativi avendo raggiunto, nel trimestre in oggetto, circa 38 miliardi di dollari di entrate. Il calo è dovuto, in particolare, al forte calo di vendite degli smartphone. Huawei, infatti, è passata da una quota di mercato globale del 20% (Q4 2020) al 4% (Q4 2021) nel giro di appena un anno.

Huawei

Tra i nuovi progetti per il futuro di Huawei ci saranno diverse soluzioni pensate per il settore business. In quest’ottica rientra lo sviluppo della nuova soluzione di pagamento personalizzata, Huawei Payment, che l’azienda proporrà, con soluzioni flessibili, ai clienti del settore business. Questo servizio è destinato a ricoprire un ruolo di primo piano per il futuro di Huawei.

Da segnalare, inoltre, il rinnovato interesse in OpenEuler, distribuzione Linux open source basata su CentOS e realizzata direttamente da Huawei. Attualmente, OpenEuler è installata su 1,3 milioni di macchine. Grazie ai nuovi investimenti, l’obiettivo è raggiungere quota 2 milioni di installazioni nel corso del 2022.

Novità anche per il settore chip

Le attuali sanzioni americane impediscono a Huawei di poter accedere, tramite la sua sussidiaria HiSilicon, alle tecnologie di produzione di semiconduttori per via di ban sulle licenze. Di fatto, quindi, l’azienda deve affidarsi a prodotti finiti, realizzati da aziende terze, perdendo uno dei principali vantaggi maturati nel corso degli anni passati grazie alle attività di HiSilicon. Per aggirare il problema, Huawei ha sviluppato e brevettato un nuovo sistema di packaging dei chip con uno stacking 3D che permette di incrementare il numero di transistor di un SoC, ottenendo prodotti in grado di offrire prestazioni elevate.

In passato, Huawei ha confermato di voler investire in soluzioni tecnologie proprietarie per lo sviluppo e la realizzazione di chip. Il nuovo sistema di stacking 3D brevettato potrebbe non richiedere l’utilizzo di strumenti e tecnologie sottoposte a licenze a cui Huawei non può accedere (per via del ban USA). Il metodo realizzato da Huawei utilizza parti sovrapposte dei chiplet per realizzare interconnessioni logiche. L’efficacia del sistema è tutta da verificare.

Il processo prevede il capovolgimento di uno dei chiplet prima di realizzare la connessione con un altro e la realizzazione di due livelli di distribuzione per fornire potenza. Huawei, nel caso in cui il progetto inizi a mostrare dei risultati significativi, potrebbe presto fornire maggiori dettagli sulla questione. Di certo, l’azienda sta valutando tutte le opzioni a propria disposizione per tornare rilevante in questo segmento di mercato.

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