Anubi Digital, piattaforma italiana di custodia attiva nel settore degli asset digitali, ha siglato un accordo di collaborazione con Celsius Network, azienda globale operante a sua volta nel lending di criptovalute. Obiettivo della partnership l’allargamento delle strategie messe a disposizione della propria clientela offrendo la possibilità di accedere a specifici servizi di remunerazione del denaro virtuale posseduto.

Per effetto dell’accordo siglato, i clienti di Anubi Digital non dovranno sottoporsi a ulteriori verifiche per potersi ritagliare un accesso alle strategie personalizzate ideate da Celsius Network, le quali  assicurano la possibilità di incrementare i rendimenti collegati non solo a Bitcoin, ma anche ad un corposo lotto di token, a partire da Ether, Aave, Polkadot, e da stablecoin come Usdt e Usdc.

Si tratta di un accordo di grande rilievo, in quanto va a testimoniare la saldatura tra DeFi (finanza decentralizzata) e CeFi (quella centralizzata). Un esito non proprio scontato, peraltro, alla luce dei fondamenti ideologici delle criptovalute, contrari ad ogni ipotesi di centralizzazione delle attività finanziarie.

Cos’è Anubi Digital?

Anubi Digital è una piattaforma italiana nata poco più di un anno fa con il preciso intento di custodire e far rendere le principali criptovalute collegandole alla DeFi istituzionale. L’azienda gravita nell’orbita di Aave Arc, il protocollo di DeFi istituzionale (permissioned) sorto dalla collaborazione tra Aave e Fireblocks, nota azienda leader nel settore delle soluzioni di custodia.

Prima di partire operativamente Anubi Digital ha dato vita a due round di finanziamento i quali hanno permesso di accumulare complessivi 3,5 milioni di euro, da destinare ai piani di sviluppo aziendali. Negli intenti iniziali occorre ricordare l’accento posto sulla generazione di valore mediante operazioni di staking, liquidity mining e lending. Cui Anubi Digital aggiunge una serie di servizi fiscali, legali e notarili.

A fondare l’azienda sono stati Diego D’Aquilio, attivo nella scena crypto ormai dal 2015, Adriano Marconetto, che vanta a sua volta un ventennio di lavoro in ambito tecnologico, e Federico Nitidi, il quale si è dedicato al varo di svariate attività DeFi in Italia, Stati Uniti e Israele nell’ambito della DeFi.

Il team è poi aiutato attivamente da un advisory board formato da Stefano Bernardi, Davide Mereghetti e Fabio Vaccarono. Il primo è il cofondatore di Semantic.vc, Mereghetti, ha svolto la funzione di top executive all’interno di UniCredit, mentre Vaccarono, dopo una corposa esperienza in Google Italia e in qualità di vicepresidente di Alphabet è attualmente amministratore delegato di Pegaso Multiversity.

A proposito di Celsius Network

Celsius Network è una piattaforma di finanza centralizzata focalizzata sul lending e sul borrowing di valute virtuali. La sua fondazione risale al 2018, quando Alex Mashinsky e Nuke Goldstein, hanno messo a punto la nuova società all’interno di un Internet Cafè affidandole il compito di sviluppare un’app per dispositivi mobile, in grado di essere utilizzata sia da smartphone che da personal computer.

I due fondatori sono personalità di primo piano del settore. Mashinsky è infatti lo sviluppatore del protocollo VOIP, integrato all’interno di qualsiasi applicazione che consente le chiamate attraverso Internet (a partire da Skype), mentre Goldstein deve la sua notorietà alla proficua attività di programmatore in ambito blockchain e negli smart contract.

Negli anni trascorsi dalla nascita, l’azienda ha dato vita ad una intensa crescita, tanto da moltiplicare le proprie sedi, aprendo sezioni distaccate in svariate parti del globo. Grazie alle sue diramazioni commerciali Celsius gestisce attualmente oltre 20 miliardi di dollari di asset depositati, mentre la sua clientela ammonta a 1,6 milioni di persone. Numeri tali da farne un attore di grande rilievo in ambito CeFi e da farne riconoscere i servizi come un vero e proprio punto di riferimento nel settore della finanza centralizzata su blockchain.

Cosa si intende per CeFi?

Per CeFi si intende la finanza centralizzata che offre servizi di investimento su criptovaluta,servizi i quali sono proposti e forniti da operatori che sono in grado di semplificare in maniera notevole l’accesso  ai servizi di remunerazione degli asset digitali, con le loro piattaforme.

Le strutture da loro proposte sono in grado di permettere agli utenti di mettere a rendita i propri asset digitali offrendo in cambio non solo una ricompensa, ma anche le necessarie assicurazioni sui protocolli utilizzati, in maniera da offrire adeguate tutele dai rischi di hackeraggio.

Il rendimento offerto in cambio va a sua volta a dipendere non solo dalla piattaforma utilizzata, ma anche dalla tipologia dei coin depositati. Chi aderisce a questa modalità di investimento, si ritaglia anche la possibilità di chiedere un prestito collateralizzato.

L’unione di CeFi e DeFi sembra in grado di rivelarsi estremamente fruttuosa, considerati i rapporti che girano ormai da tempo, preventivando una crescita sempre più impetuosa della finanza decentralizzata nel corso dei prossimi anni.

Cos’è il lending

Per lending si intende l’erogazione diretta di finanziamenti da parte di soggetti non bancari. Facendovi ricorso, sia le a PMI che le grandi imprese possono procedere all’acquisto di crediti commerciali per il sostegno del circolante e rilasciare prestiti a medio-lungo termine finalizzati a progetti di crescita, ad acquisizioni di altre realtà oppure tesi a rifinanziarne il debito.

I prestiti, in particolare vengono erogati in via diretta facendo ricorso alle piattaforme fintech. A finanziarli possono essere:

  • soggetti privati (Peer to Peer Lending o P2P)
  • investitori istituzionali, facendo leva su fondi di investimento specializzati (fondi di investimento alternativi o FIA) o mediante le operazioni di cartolarizzazione di prestiti.

La sua rilevanza è da individuare in particolare nella ulteriore possibilità di finanziamento che viene offerta alle imprese. Proprio il ricorso alle reti fintech consente in ultima analisi di rispondere con notevole efficacia e semplicità alle loro esigenze di sostegno finanziario, tanto da riscontrare un gradimento sempre più diffuso dalle stesse, testimoniato dagli 1,6 miliardi di euro concessi nel primo semestre del 2021, ovvero quanto era stato totalizzato nel corso dell’intero 2020.

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