Anche Amazon annuncia il suo abbandono al mercato russo, a seguito del conflitto in Ucraina. Il colosso dell’e-commerce, che già aveva anticipato nei giorni scorsi lo stop alle vendite dei servizi AWS (Amazon Web Services), ha optato oggi per una linea più dura. Da questa settimana, infatti, Amazon sospende le spedizioni di prodotti verso i clienti della Russia e bloccherà l’accesso ad Amazon Prime Video, la piattaforma di streaming accessibile in precedenza anche per gli utenti russi. Il provvedimento si estende anche alla Bielorussia. Vediamo tutti i dettagli:

Amazon blocca le spedizioni e gli accessi a Prime Video in Russia con effetto immediato

L’annuncio di Amazon è arrivato nella giornata di oggi e segue provvedimenti analoghi già avviati da altre aziende del mondo tech che hanno interrotto la vendita di prodotti o bloccato l’accesso ai propri servizi digitali per gli utenti russi. Da questo momento, quindi, Amazon non spedirà più prodotti in Russia.

Da notare che l’azienda ha anche bloccato l’acquisizione di nuovi clienti per Amazon Web Services in Russia e Bielorussia e non accetterà venditori di terze parti con sede in uno dei due Paesi. Tra i provvedimenti annunciati dall’azienda c’è anche il blocco totale agli accessi a Prime Video. Contestualmente, inoltre, vengono interrotte le vendite di New World, l’unico videogioco che Amazon vende direttamente in Russia.

Nel comunicato con cui è stata annunciata la decisione, Amazon sottolinea di non avere data center, infrastrutture o uffici in Russia. Già da tempo, l’azienda aveva scelto di “non fare affari con il Governo russo“. Amazon, in ogni caso, occupava un ruolo marginale nel mercato russo, anche per via di questa scelta di limitare, già da tempo, la sua presenza nel Paese. Per gli utenti russi potrebbe trattarsi di un addio definitivo ad Amazon ed ai suoi servizi.

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