NVIDIA, colosso statunitense produttore di processori grafici, ha confermato ai colleghi di The Verge, Bloomberg, Reuters e non solo che sta attualmente conducendo indagini su un “incidente” occorso negli ultimi giorni, i.e. attacchi informatici.

La conferma dell’incidente arriva dopo la pesante notizia che era stata riportata da The Telegraph: negli ultimi due giorni NVIDIA avrebbe subito un attacco informatico di portata devastante, che avrebbe “completamente compromesso” i sistemi interni della società.

Il portavoce di NVIDIA Hector Marinez ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che recita testualmente:

«Stiamo indagando su un incidente. Il nostro business e le nostre attività commerciali continuano senza interruzioni. Stiamo ancora lavorando per valutare la natura e la portata dell’evento e al momento non abbiamo ulteriori informazioni da condividere».

È importante precisare, comunque, come neppure le fonti di The Telegraph al momento siano state in grado di confermare (o di smentire) la perdita o la cancellazione di dati in conseguenza dell’attacco informatico ai danni di NVIDIA. Allo stato attuale, inoltre, non ci sono evidenze che suggeriscano un possibile collegamento dell’incidente con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin, sebbene gli attacchi informatici siano stati parte integrante dell’offensiva russa e le infrastrutture internet siano state prese di mira.

L’ultimo aggiornamento sull’incidente arriva da Bloomberg che, facendo riferimento ad una persona familiare con l’accaduto, riferisce che si sarebbe trattato di un attacco ransomware di portata minore.

Il fatto che allo stato attuale vengano esclusi collegamenti con la Russia fa tirare un piccolo sospiro di sollievo, visto che il contrario potrebbe avere implicazioni di non poco momento: se una società statunitense come NVIDIA venisse presa di mira dalla Russia di Putin, difficilmente si farebbero attendere ritorsioni da parte USA. Lo si evince chiaramente da quanto dichiarato dal presidente degli Stati Uniti Biden nel corso del suo intervento di giovedì: «Se la Russia conduce attacchi informatici contro le nostre aziende, la nostra infrastruttura di importanza critica, siamo pronti a rispondere».

In un primo momento si era detto che l’accatto avere messo fuori uso l’email di Nvidia, tuttavia la dichiarazione ufficiale del portavoce è arrivata proprio dall’indirizzo email dell’azienda. Il mistero è infittito ulteriormente dalla richiesta fatta da NVIDIA alla stampa: nella serata di mercoledì, il produttore di chip grafici ha chiesto — senza fornire alcuna spiegazione — di rinviare un annuncio minore inizialmente in programma per la giornata di giovedì. Viste le tempistiche perfettamente in linea con l’attacco riportato da The Telegraph, adesso la causa della richiesta sembra chiara.

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