Stando a un sondaggio di American Banker, che ha intervistato 175 dirigenti di istituti di credito locali e globali negli Stati Uniti, nel 2022 saranno sempre di più le banche che inizieranno a offrire servizi in criptovalute ai loro clienti.

Secondo il rapporto il 44% dei dirigenti bancari interpellati ha rivelato di essere già al lavoro in questo senso, mentre il 60% dei consulenti di gestione patrimoniale intervistati prevede che quest’anno i loro clienti inizieranno, oppure incrementeranno, l’investimento nelle valute digitali. Un terzo dei gestori patrimoniali prevede di gestire attivamente il portafoglio di criptovalute dei propri clienti, in netto aumento rispetto all’attuale 13%.

Le banche sono sempre più interessate a offrire servizi in criptovalute

Secondo i dirigenti bancari intervistati da American Banker le criptovalute saranno particolarmente allettanti per i clienti, visto che i trasferimenti sono sicuri, immediati e meno costosi rispetto a quelli tradizionali, sia in termini di operazioni bancarie che per quanto riguarda le carte di credito che potrebbero trovarsi a combattere con un pericoloso concorrente. Non a caso colossi del credito del calibro di VISA, Mastercard e PayPal si stanno adoperando in questo senso.

Anche se negli ultimi due anni i principali istituti bancari internazionali hanno mostrato perplessità nei confronti delle criptovalute, ora sembra che il loro atteggiamento stia via via cambiando a causa della sempre crescente adozione di queste valute digitali nel modo reale, pur spingendo affinché gli organi regolatori stabiliscano delle regole per questo mercato.

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