Pacco vuoto e niente rimborso: questa è la situazione di diversi utenti che hanno provato legittimamente a fare il reso di alcuni articoli ad Amazon negli ultimi mesi. Purtroppo sembra che le segnalazioni non siano così tanto isolate e la questione è finita nelle mani dell’Antitrust, che sta effettuando verifiche anche grazie all’entrata in gioco dell’associazione Codici, impegnata nella tutela dei diritti del cittadini.

Resi ad Amazon con pacco vuoto o articolo diverso: niente rimborso

Un regalo che non è piaciuto, un articolo difettoso o rotto, un prodotto inferiore alle aspettative: insomma, sarà capitato anche a voi di dover restituire un articolo ad Amazon, per qualsiasi motivo. Quello che speriamo non vi sia mai capitato è quello che vi abbiamo descritto qui sopra: sono infatti diverse le segnalazioni di utenti che si sono visti negare il rimborso da Amazon perché il pacco, seppur correttamente “confezionato”, è arrivato vuoto o con un articolo diverso.

Abbiamo inviato diffide ad Amazon“, ha dichiarato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, “e segnalazioni all’Antitrust in merito ad una problematica che, purtroppo, si presenta frequentemente e che vede i consumatori in una posizione di netto svantaggio oltre che di grave difficoltà. Ci riferiamo alle richieste di rimborso in seguito ad un’operazione di reso. Nei casi che stiamo trattando, e che l’Autorità sta verificando, gli utenti si sono visti negare il rimborso da Amazon, che sostiene di aver ricevuto un articolo diverso da quello consegnato oppure un pacco vuoto. Naturalmente il consumatore ha spedito regolarmente il prodotto, ma si ritrova a dover affrontare una corsa ad ostacoli, con l’azienda che rifiuta ogni dialogo al di fuori dell’utente, mentre il corriere spedizioniere interagisce solo con Amazon.

Davide Zanon, Segretario di Codici Lombardia, ha dichiarato di aver ricevuto decine e decine di segnalazioni e che attualmente l’associazione sta fornendo assistenza a più di 30 consumatori per un totale di 15.000 euro di merce. Le cifre sono alte perché pare che questa pratica riguardi soprattutto prodotti del settore tecnologico, come smartphone e notebook.

È evidente che ci sia qualcosa che non va e che Amazon debba trovare un modo per metterci una pezza: “A nostro avviso“, continua Zanon, “serve un atteggiamento diverso da parte di Amazon, più collaborativo, perché non si possono far passare i clienti come persone che cercano di raggirare il venditore mandando indietro un prodotto diverso da quello ricevuto o addirittura inviando un pacco vuoto. È una posizione grave. Continueremo nella nostra azione di assistenza e di segnalazione, ma invitiamo anche i consumatori ad adottare qualche accorgimento, ad esempio fotografando il pacco con il prodotto che si sta per spedire, così da evitare contestazioni e rifiuti.

Che fine fanno gli articoli all’interno dei pacchi? Nella procedura di reso i pacchi passano tra le mani di qualche “furbetto” con la mano lunga? Mettendoci nei panni di Amazon comprendiamo la posizione nel ritrovarsi un pacco vuoto, ma il colosso dell’e-commerce deve a tutti i costi indagare sulla questione e riuscire a risolverla, prima di perdere la fiducia dei clienti per uno dei servizi più apprezzati.

Vi è mai capitato qualcosa di simile con Amazon? Potete segnalare eventuali problemi all’associazione Codici, scrivendo a segreteria.sportello@codici.org o telefonando al numero 06.55.71.996 (per la Lombardia anche codici.lombardia@codici.org e i numeri 02.36503438 o 351.7979897).

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