Vi ricordate del radar Soli di Google? Era il 2019 quando Big G integrò questa tecnologia sul suo Pixel 4, con lo scopo di consentire all’utente di interagire con lo smartphone grazie a una serie di comandi gestuali evoluti. Da lì in poi più nulla, non venne riproposto lo stesso chip sul successore Pixel 5, fino a quest’anno. Con l’uscita del nuovo Nest Hub infatti Google reintegrò il chip Soli in un suo dispositivo, gli scopi erano principalmente due: consentire l’interazione con una serie di gesture davanti al display (ad esempio per avviare o interrompere la riproduzione musicale) e il monitoraggio del sonno.

Google è ora al lavoro con diversi partner sul nuovo standard di API Ripple.

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Le API Ripple aumenteranno la diffusione delle applicazioni radar in ambito consumer

L’utilizzo della tecnologia radar in ambito consumer è sempre più attiva, giusto un paio di giorni fa vi abbiamo riportato l’esempio dell’utilizzo di questo standard con le lampadine. I possibili utilizzi sono molteplici, ad esempio:

  • Il monitoraggio del benessere non invasivo consente la misurazione dei segni vitali senza contatto e il monitoraggio del sonno per uso domestico e clinico.
  • Il riconoscimento dell’attività umana può comprendere la posizione e l’orientamento di una persona, rilevare le cadute, aiutare a dirigere il traffico pedonale, monitorare l’esercizio e altro ancora.
  • I controlli gestuali senza contatto espandono il modo in cui gli esseri umani interagiscono con le loro auto, elettrodomestici, elettronica di consumo e altro ancora.
  • Il rilevamento dell’occupazione può essere utilizzato per ottimizzare l’utilizzo di edifici per uffici e spazi pubblici. Inoltre, il rilevamento avanzato del movimento consente il monitoraggio della sicurezza che preserva la privacy.

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Google è ora al lavoro con diversi partner tra cui Ford, il produttore di sensori di pressione sanguigna Blumio, Infineon, NXP e Texas Instruments con lo scopo di accelerare la crescita della applicazioni per radar consumer di uso generale. “Esperti dei settori del silicio, dei sensori, automobilistico ed elettronico si sono uniti per sviluppare interfacce API aperte e standardizzate per lo sviluppo di sistemi radar. Le API standardizzate per radar di uso generale consentono l’interoperabilità e la rapida implementazione di nuove applicazioni”.

Ripple consente librerie software interoperabili in grado di funzionare su varie configurazioni hardware radar, garantendo aggiornamenti firmware più semplici. “Ripple consentirà agli sviluppatori di creare estensioni specializzate in modo che possano basarsi sullo standard per supportare i propri casi d’uso differenziati. Queste estensioni possono essere incorporate come interfacce ufficiali nelle future versioni dello standard”.

Insomma in futuro vedremo questa tecnologia sempre più implementata nei dispositivi intorno a noi, qualora foste interessati ai dettagli tecnici potete dare un’occhiata su Github seguendo questo link.