Dal Ministero della Transizione Ecologica arriva un’importante decisione che probabilmente susciterà non poche polemiche ma che, allo stesso tempo, sarà accolta con grande favore da tante persone che hanno a cuore la tutela dell’Ambiente: entro il 2035 dovrà essere terminata la produzione delle auto con combustione interna, a partire da quelle a benzina e diesel.

Tale decisione è stata presa in occasione della quarta riunione dei CITE, il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica: i Ministri della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, hanno definito le tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna, stabilendo che lo stop alla produzione delle auto a benzina e diesel (non è chiaro se anche di quelle a metano) dovrà avvenire entro il 2035 mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri si potrà proseguire fino al 2040.

Per le auto “tradizionali” è stato dato il via al conto alla rovescia

La tempistica adottata dal nostro Governo si allinea a quella che anche la maggior parte dei Paesi avanzati ha deciso di seguire (risale allo scorso luglio una decisione in tal senso dell’Unione Europea).

Il Ministero della Transizione Ecologica ci tiene a precisare che per quanto riguarda i costruttori di nicchia potrebbero essere valutate eventuali misure specifiche con la Commissione Europea, ovviamente restando all’interno dei confini dettati dalle regole comunitarie.

A questo punto l’Italia si trova di fronte ad un lungo e non semplice percorso durante il quale sarà necessario mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti, il tutto in una logica di “neutralità tecnologica” e valorizzando non solo i veicoli elettrici ma anche le potenzialità dell’idrogeno.

Il Ministero della Transizione Ecologica ricorda che un ruolo fondamentale in tale percorso spetta ai biocarburanti, settore nel quale il nostro Paese sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia.

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