NVIDIA sta incontrando diversi ostacoli a causa dell’ acquisizione di Arm, dopo la Commissione Europea e la U.K. Competitions and Market Authority, ora anche la Federal Trade Commission americana tenta di mettere i bastoni tra le ruote al colosso onde evitare, secondo loro, “di soffocare le tecnologie concorrenti di prossima generazione”.

Stando alle dichiarazioni di Holly Vedova, direttore dell’ufficio di gara FTC, “le tecnologie di domani dipendono dalla preservazione dei mercati dei chip competitivi e all’avanguardia di oggi. L’accordo proposto potrebbe distorcere gli incentivi di Arm nel mercato dei chip, consentendo all’ azienda combinata di minare ingiustamente i rivali di NVIDIA. La causa legale di FTC dovrebbe mandare un segnale forte su come agiremo aggressivamente per proteggere le criticità dei mercati da illegali scalate, che hanno effetti negativi e di ampia portata sulle future innovazioni.”

La tecnologia di Arm è presente su un numero sempre maggiore di dispositivi, dagli smartphone al MacBook Pro 16 (2021), quindi non stupisce che le agenzie governative vogliano essere sicure che l’accordo non vada a danneggiare l’industria tecnologica globale. L’ FTC sottolinea come NVIDIA non solo potrebbe utilizzare le tecnologie di Arm nei suoi prodotti, ma potrebbe trarre vantaggio dalla conoscenza di accordi tra Arm e suoi rivali. Questo si tradurrebbe in una perdita di fiducia nei confronti di Arm, difatti Qualcomm, Microsoft e Google hanno espresso preoccupazioni riguardo all’accordo; NVIDIA potrebbe infatti precludere ai concorrenti l’accesso alle tecnologie Arm, soffocando la libera concorrenza di mercato e danneggiando potenzialmente anche i consumatori.

Sebbene a settembre dello scorso anno NVIDIA pianificasse di concludere l’acquisizione entro 18 mesi, i tempi potrebbero allungarsi, cosa tra l’altro ammessa in agosto anche dal CEO Jensen Huang; il processo dovuto alla causa messa in atto dal’ FTC dovrebbe iniziare nel mese di agosto del prossimo anno.