Un’azienda cinese che si occupa di intelligenza artificiale ha avviato una nuova azione legale nei confronti di Apple con l’obiettivo di riuscire a fermare la produzione di iPhone nel Paese asiatico, inclusi i modelli della serie iPhone 13, la cui presentazione ufficiale è in programma nei prossimi giorni.

In precedenza questa stessa azienda, nota come Xiao-i (il nome completo è Shanghai Zhizhen Network Technology), ha già provato a mettere i bastoni tra le ruote al colosso di Cupertino, richiedendo il blocco delle vendite in Cina di tutti i dispositivi con a bordo l’assistente virtuale Siri, in quanto sostiene che violi un brevetto di sua proprietà.

E mentre quella battaglia legale è ancora in corso (ci sono già state due pronunce, una a favore dell’azienda cinese e l’altra a favore di Apple), Xiao-i prova ad alzare l’asticella, richiedendo il blocco della produzione di tutti i modelli di iPhone all’interno del Paese asiatico.

La produzione di iPhone a rischio in Cina

Così come apprendiamo da South China Morning Post, Xiao-i si è rivolta a un tribunale di Shanghai per chiedere lo stop della produzione e della vendita del melafonino in Cina a seguito di una lunga controversia sui brevetti che ha ad oggetto Siri e ciò avviene a circa una settimana dal lancio della nuova generazione di smartphone di Apple.

E la tempistica scelta da Xiao-i per questa sua mossa ha come obiettivo quello di mettere pressione al colosso di Cupertino, mirando a spingerlo ad accettare un accordo piuttosto che proseguire una battaglia legale che, considerando anche la tendenza dei tribunali cinesi a favorire le aziende locali, potrebbe riservare brutte sorprese.

Al momento la linea ufficiale di Apple è quella di proseguire per la propria strada e di non scendere a compromessi: il colosso statunitense ritiene di non avere nulla da temere e, pertanto, si difenderà nelle sedi opportune. Staremo a vedere.