Gianluca Iorio, CEO e co-fondatore di MiMoto, azienda che mette a disposizione un servizio di scooter elettrici in sharing, ha condiviso la propria visione sul futuro dei servizi di sharing di scooter e monopattini elettrici nella città di Milano. Come sapete, al momento questi servizi a Milano non possono operare in attesa che venga finalizzato il bando e che venga installata la segnaletica.

Il signor Iorio tra l’altro non crede che i monopattini elettrici siano dei concorrenti degli scooter elettrici di MiMoto, anzi. Nella sua visione, i due mezzi non solo possono coesistere ma vanno a completarsi a vicenda. Sulla scelta di sospendere i servizi di sharing a Milano dei monopattini elettrici infatti ha dichiarato che “quella dell’assessore Granelli sia stata una buona mossa in attesa di regole. I monopattini non sono comunque nostri concorrenti ma complementari“.

Gianluca Iorio parla del futuro della mobilità elettrica in sharing a Milano 1

Altro cambiamento che vorrebbe fare Gianluca Iorio nella città di Milano riguarda il pavé. Nonostante “i nostri scooter, con ruote da 16 pollici, lo gestiscono bene, sarebbe utile asfaltare le vie dove il pavé è troppo ammalorato, a beneficio di tutti“. Allo stesso modo, la creazione di nuove piste ciclabili in cui permettere l’uso dei monopattini elettrici, visto che “i monopattini in strada possono creare qualche difficoltà a chi guida un’auto o uno scooter“.

Sul fronte dell’inquinamento ambientale, il co-fondatore di MiMoto crede che Milano nell’Area C dovrebbe essere destinata solamente ai pedoni, ai ciclisti e ai veicoli elettrici e in sharing. Questa forse sarebbe la proposta più difficile da digerire, soprattutto per coloro che vi abitano dentro.

L’ultimo progetto venuto fuori dalla visione del CEO di MiMoto riguarda la moderazione dei “servizi dock-less”, ovvero quelli in cui gli scooter, le e-bike o i monopattini elettrici possono essere lasciati in un punto qualsiasi della città e non devono essere riposti in speciali aree di sosta, e la creazione di “parcheggi dedicati ai mezzi condivisi“.