La navicella Juno, lanciata dalla NASA nel 2011 e arrivata nei pressi di Giove nel 2016, sarebbe dovuta venir abbandonata il prossimo Febbraio. Tuttavia, l’agenzia spaziale americana ha comunicato che la missione è stata prolungata di ulteriori 3 anni.

Juno aveva originariamente una vita breve, dal momento che avrebbe dovuto orbitare attorno a Giove ogni 14 giorni. Sfortunatamente, qualcosa è andato storto con le valvole nel suo sistema di alimentazione (e quelle sono necessarie per le combustioni del motore principale), quindi è rimasto bloccato facendo orbite di 53 giorni invece di 14 giorni come previsto dal suo team di terra.

Orbite più lunghe significano che c’è bisogno di più tempo per raccogliere la quantità di dati che la NASA voleva ottenere: questa estensione darà all’agenzia la possibilità di imparare tutto ciò che può sul pianeta più grande del nostro sistema solare.

Insomma, una fortuna nella sfortuna, un po’ come successo con Curiosity. Thomas Zurbuchen, associate administrator for NASA’s Science Mission Directorate in Washington, ha commentato l’estensione della missione con queste parole:

Con i nuovi fondi, il team di Juno non solo può continuare a rispondere alle vecchie domande su Giove che hanno alimentato questa entusiasmante missione, ma indagheranno anche su nuovi enigmi scientifici motivati dalle loro scoperte fino ad ora. Con ogni orbita aggiuntiva, sia gli scienziati che gli appassionati riceveranno risposte interessanti su questo mondo lontano.