I consigli di amministrazione di Reti Televisive Italiane e di Mediaset Premium hanno definito il progetto di fusione per incorporazione di quest’ultima in RTI. Dal punto di vista pratico però non cambia nulla per gli abbonati a Mediaset Premium.

Per capire meglio questa svolta nel progetto di RTI è bene fare un po’ il riassunto della storia di Mediaset Premium:

  • Nel 2014 RTI creò l’azienda Mediaset Premium SPA attraverso la quale veicolare gli eventi sportivi, i film, i documentari e le serie TV a coloro che sottoscrivevano un contratto di abbonamento (momento propizio in quanto erano stati acquisiti i diritti TV di trasmissione della Champions League di calcio 2015-18.
  • Dopo che nell’ultimo anno non sono stati rinnovati i Diritti TV per la Serie A (in possesso di Sky e DAZN), l’azienda ha raggiunto un accordo con con Sky Italia per lo scambio di canali di cinema e serie e la cessione della piattaforma tecnologica all’operatore satellitare.
  • Adesso, alla luce delle perdite consistenti registrate nei primi tre esercizi di vita pari a 83, 384 e 75 milioni di euro a fronte di ricavi per 640 milioni nel 2015, 705 nel 2016 e 662 nel 2017, è stato deciso di concludere l’attività di Mediaset Premium SPA e lasciare tutto nelle mani del gruppo RTI (il marchio rimane lo stesso).