Sin dalla fondazione di Open Fiber sono trapelate voci di una potenziale fusione della sua rete in fibra ottica con quella di TIM (che dapprima dovrebbe venir scorporata dall’azienda principale). Con il tempo si sono fatti passi in avanti importanti ma il Vice Premier del Governo Luigi Di Maio ha appena dichiarato di stare lavorando attivamente per far si che la fusione avvenga entro la fine dell’anno, così che il Paese nel collettivo possa beneficiarne.

Stiamo lavorando per creare le condizioni affinché si crei un unico player italiano che permetta la diffusione per tutti i cittadini di internet e banda larga“. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio confermando le indiscrezioni su Tim e Open Fiber. “Non c’è nessuna volontà di fare espropri proletari – ha spiegato – lo faremo dialogando con tutti e pensando ai posti di lavoro. Io credo che entro la fine dell’anno anche il dossier Tim vada chiuso“.

Open Fiber TIM cablatura fibra ottica

In parole povere, la fusione delle reti in fibra ottica di TIM e Open Fiber significherebbe che gli operatori terzi interessati (Fastweb, Vodafone, Wind Tre, Vodafone e tutti quelli minori) potrebbero affittare le nuove linee in fibra (dovrebbe probabilmente essere creata una nuova società che acquisisca la proprietà di entrambe le reti) e offrire ai clienti i propri servizi.

Il tutto significherebbe che Open Fiber non dovrebbe cablare le città e i comuni in cui TIM è già presente con la propria fibra, garantendo quindi un risparmio enorme.

Ma i passi da fare prima che ciò possa avvenire sono molti e soprattutto bisogna attendere che:

  • TIM scorpori la propria rete mettendola nelle mani di una nuova società
  • L’amministratore delegato di ENEL (proprietaria per il 50% d Open Fiber), Francesco Starace, venga convinto che una fusione sia nell’interesse di Open Fiber