La delibera dell’AGCOM sul modem libero, ovvero sulla possibilità che gli operatori di rete fissa devono concedere agli utenti di poter usare un modem di loro scelta e non solo quello imposto, è stata posticipata a gennaio 2019. Tuttavia, alcuni operatori hanno già provveduto ad adeguarsi, come ad esempio Linkem.

In attuazione della nuova normativa relativa alla c.d. “liberalizzazione dei modem” (Delibera AGCOM n. 348/18/CONS) inizialmente prevista in vigore dal prossimo 30 novembre, Linkem ha provveduto ad adeguare le proprie offerte e condizioni generali di contratto, precisando le modalità con cui il cliente potrà utilizzare un router Wi-Fi a propria scelta per usufruire del servizio di connettività di Linkem.

Per chi non lo sapesse, l’apparato fornito da Linkem è composto da due componenti interne: una parte principale, che costituisce il punto terminale della rete Linkem, e una componente accessoria, costituita dal router Wi-Fi. Ciò che la nuova politica commerciale di Linkem vuole far trasparire però non è esattamente la stessa cosa che prevede la delibera sul modem libero.

Linkem infatti ha adeguato la terminologia riferita al proprio apparato in tutta la comunicazione commerciale e contrattualistica, rendendo esplicita la possibilità per il cliente di utilizzare un router Wi-Fi di propria scelta. Si tratta quindi della componente accessoria, ovvero quella parte che non si occupa di demodulare il segnale radio (modem sta per modulazione e demodulazione) ma di distribuire il segnale WiFi ai vari client come smartphone, PC e Smart TV.

Insomma, si tratta sicuramente di una trovata commerciale che mette Linkem in una lice migliore agli occhi dei potenziali clienti ma non è esattamente quello che si intende per modem libero.