Recensione GRID Google Pixel – Nella maggior parte dei casi gli smartphone “vecchi” finiscono in discarica per essere smaltiti, con le componenti che vengono riciclate per dare vita a nuovi prodotti. Ci sono però dei casi in cui la discarica è una fine ingloriosa, soprattutto per quegli smartphone che hanno a modo loro segnato la storia della telefonia mobile.

È il caso di Google Pixel, il primo di una serie che è attualmente arrivata alla sesta generazione, che ha dato il via a una linea di prodotti decisamente apprezzati dai fan della compagnia californiana. Sono da sempre un fan di Google e dei suoi prodotti (e presto vi racconterò perché ho abbandonato Xiaomi per passare definitivamente a Google) e ho apprezzato l’idea di GRID, una compagnia cinese che ha magazzini anche negli USA e in Repubblica ceca.

Perché gettare uno smartphone quando si può smontarlo, pulirlo e metterlo in una cornice, con una legenda che ne descriva ogni componente? L’idea mi è subito piaciuta e ho avuto la possibilità di toccare con mano il lavoro di GRID, che mi ha inviato un Google Pixel di prima generazione trasformato in arte.

Difficile infatti trovare un’altra definizione per questa soluzione, che permette di rendere immortale un prodotto storico.

La cura nei dettagli

La cura posta da GRID nella realizzazione di questo prodotto si nota già aprendo la confezione che contiene il quadro. Mi aspettavo un semplice sacchetto di plastica trasparente, come già visto in passato su altri prodotti simili, e invece ho trovato quello che vedete nell’immagine sottostante.

GRID Google Pixel: come trasformare un vecchio smartphone in arte 1

La cornice che contiene lo smartphone è protetta da un incarto che riporta il logo del produttore in evidenza, con un nastro tenuto fermo da ceralacca. Il tutto con le opportune protezioni in gommapiuma per proteggere la struttura durante il trasporto. E non è da meno l’imballo esterno, con quattro paraspigoli in plastica per evitare che durante il viaggio dal magazzino a casa vostra possa danneggiarsi in qualche modo il contenuto.

Aprire il sigillo dà una particolare soddisfazione, con la sensazione di aprire qualcosa di particolarmente pregiato e prezioso, da proteggere a ogni costo.

GRID Google Pixel: come trasformare un vecchio smartphone in arte 2Una volta aperto l’involucro ci troviamo di fronte a una cornice liscia, di colore nero, semplice nel suo aspetto ma con la chiara intenzione di fare solo il proprio lavoro, cioè quello di portare l’attenzione sul contenuto, protetto da una lastra in plexiglass. Niente vetro quindi, una scelta intelligente che mette al riparo da brutte sorprese durante il trasporto.

Per evitare graffi che potrebbero danneggiare la protezione, il plexiglass arriva con una pellicola protettiva che si rimuove facilmente. Nel mio caso è stato necessario togliere la parte posteriore, fissata in maniera sicura con una serie di lamelle che entrano nella cornice, e togliere la pellicola oltre a qualche particella di sporco residuo, niente di particolarmente preoccupante e complicato.

GRID Google Pixel: come trasformare un vecchio smartphone in arte 3

Ho così potuto verificare come è stato realizzato il lavoro da parte di GRID. Lo smartphone è chiaramente vissuto, e questo a mio avviso ne aumenta il prestigio, non si tratta in alcun modo di riproduzioni “false”. Si vede qualche graffio sul case ma anche sul vetro protettivo, segno che siamo di fronte a un prodotto usato e trasformato in arte.

L’unico componente non originale, come era più che lecito attendersi è la batteria. GRID ha scelto di creare un simulacro in plastica per evitare qualsiasi problema che avrebbe potuto presentarsi con una batteria vera. Anche se inutilizzata la batteria potrebbe gonfiarsi o danneggiare l’involucro, con fuoriuscita di materiale pericoloso. Meglio quindi smaltire correttamente la batteria originale e inserire una perfetta riproduzione.

GRID Google Pixel: come trasformare un vecchio smartphone in arte 4

I componenti sono fissati direttamente su un pannello di legno sul quale è stampata direttamente la legenda, posta in corrispondenza di ogni componente interno dello smartphone. Oltre allo schermo e alla cover posteriore, vediamo la fotocamera frontale, il carrellino della SIM, lo speaker, la scheda per l’alimentazione, diversi cablaggi, il lettore di impronte digitali, la singola fotocamera posteriore e ovviamente la scheda madre principale.

Il tutto disposto in modo molto ordinato, per consentire anche ai meno esperti di capire cosa si trova all’interno di un moderno smartphone.

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Imperdibile per gli appassionati

Perché dunque acquistare una delle creazioni targate GRID? Un appassionato di tecnologia come me, ad esempio, ama le novità ma non vuole perdere i legami con il passato, o almeno con quei prodotti che hanno segnato la storia. Google Pixel è indubbiamente uno di questi, pur non avendo ottenuto risultati straordinari dal punto di vista delle vendite.

Ma l’offerta GRID non comprende solo un pezzo di storia come Google Pixel ma, restando nell’ambiente Android, anche un altro pezzo da 90 come Samsung Galaxy S, il capostipite di una dinastia che ci accompagna ormai da più di dieci anni e che rappresenta da sempre il meglio della tecnologia in campo mobile.

GRID non dimentica gli iPhone, che hanno dato un pesante contributo all’evoluzione della telefonia mobile, e propone tutti i modello a partire dal primo iPhone fino ad arrivare ad iPhone X, che ha segnato la nascita di una nuova generazione.

Troviamo inoltre BlackBerry Bold 9000, uno degli ultimi flagship della compagnia canadese, pezzi di storia come Nokia E71, ma anche la serie di console portatili di Nintendo, con diverse generazioni di GameBoy, Sony con la sua PSP e con il controller Dualshock chiudendo con SEGA e lo storico GameGear.

Tutti prodotti destinati a essere distrutti o riciclati e che invece possono continuare a emozionare anche all’interno di una cornice, appesi alle pareti delle nostre case a imperitura memoria del passato tecnologico.

In conclusione

Vale la pena dunque di acquistare una delle creazioni targate GRID? A mio avviso si, soprattutto se siete dei cultori della tecnologia e volete avere sempre davanti agli occhi alcuni dei dispositivi che, ognuno a modo proprio, hanno segnato la storia recente, lasciando un segno indelebile.

Salvare questi prodotti dalle discariche o dalla distruzione è anche un segno di riconoscimento a chi li ha immaginati prima e realizzati poi. Senza contare che in una casa moderna fanno decisamente una bella figura.

Potete acquistare GRID Google Pixel sullo store online a poco più di 200 euro utilizzando il link sottostante.

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