Una delle libertà “non scritte” ma che la maggior parte dei servizi di streaming accettano pur di aver un bacino di utenza sempre più vasto è quella di permettere la condivisione la password con amici e parenti al fine di usufruire, con un solo abbonamento, di più visioni in contemporanea. Probabilmente la password Netflix è quella più condivisa di tutte.

Una novità del CES 2019 però potrebbe mettere il bastone fra le ruote di tutti coloro condividono la password Netflix e quella di altri servizi simili. Presentata dalla società britannica Synamedia, si tratta di nuovo sistema che sfrutta le potenzialità del machine learning per individuare le password condivise.

Condividete la password Netflix? In futuro forse non potrete più farlo 1

Il funzionamento è alquanto semplice (da spiegare), visto che consiste nell’analizzare i dati da tutti e trovare delle discrepanze evidenti fra luoghi, tempi e durata di visione di contenuti degli account che hanno più di un utente registrato al suo interno.

Ciò si applica maggiormente alla situazione della password Netflix in quanto l’account è solo uno. Con Spotify Family ad esempio, seppur i membri dovrebbero appartenente alla stessa famiglia, trattandosi di diversi account e quindi di diverse password, l’analisi non potrebbe dare dei frutti.

Uno schema tipico sarebbe quello di un abbonato che sta guardando nello stesso tempo contenuti sulla costa Est e Ovest degli Stati Uniti – ha spiegato un manager del gruppo britannico al sito The Verge – non può essere la stessa persona”.

Negli USA ricordiamo che da Stato a Stato sono presenti dei “regional blocking” soprattutto legati agli eventi sportivi. Ma una cosa del genere potrebbe avvenire anche in Italia.