Quando arriva sul mercato una nuova scheda video, la rincorsa al numero massimo di fps, al monitoring dei watt, la ricerca del nuovo presunto scandalo, prende prepotentemente il posto a ciò che la scheda offre nel suo complesso.

L’esempio massimo è questa NVIDIA GeForce RTX 5090, dove fanno più rumore i pin di alimentazione che le reali innovazioni di Blackwell che vanno ben oltre il numero elevatissimo di fps che può offrire. Abbiamo deciso con questa Gigabyte GeForce RTX 5090 Gaming OC di andare oltre le semplici prestazioni di gioco, abbiamo testato la tech demo Zorah, l’abbiamo utilizzata per tanto tempo ed abbiamo potuto apprezzare tutte le possibilità che offre.

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Cos’è davvero una RTX 5090

gigabyte rtx 5090 gaming oc ttt zorah

La RTX 5090 non è una semplice scheda video di fascia alta: è una GPU pensata per i professionisti più esigenti, inserita però in un contesto consumer. Un paradosso solo apparente, perché il vero scopo di questo prodotto è offrire, a chi ha le competenze (e il budget) per sfruttarlo, una piattaforma che non pone limiti. È la risposta di NVIDIA a una domanda che non riguarda più solo il gaming ad altissima risoluzione, ma anche il rendering 3D in tempo reale, l’addestramento di modelli AI, lo sviluppo software accelerato, e in generale qualunque attività in cui la GPU è diventata il centro computazionale.

Con 21.760 CUDA Core, 3352 TOPS di potenza AI grezza, 318 TFLOPS di calcolo FP32 e 32 GB di memoria GDDR7 su bus a 512 bit, la 5090 si posiziona in una dimensione che esula dalle esigenze tradizionali di un videogiocatore, per entrare in quelle di chi crea contenuti, sviluppa applicazioni o lavora in tempo reale con dataset complessi. Eppure, è venduta nei canali retail, inserita in lineup gaming, e compatibile con tutti gli strumenti dell’ecosistema GeForce.

Alla base c’è l’architettura Blackwell, un progetto pensato in origine per i data center, adattato con sorprendente equilibrio anche al contesto desktop. I Tensor Core di quinta generazione, ora compatibili con FP4 e FP6, accelerano significativamente modelli generativi e applicazioni AI, mentre i nuovi RT Core permettono un ray tracing più profondo, preciso e scalabile. La struttura modulare con AMP (il microprocessore RISC-V dedicato) migliora la gestione autonoma dei carichi, riducendo la latenza nelle pipeline miste tra grafica e AI.

Nella nostra recensione della RTX 5080 Founders edition siamo entrati nel dettaglio di Blackwell andando ad evidenziare anche i dettagli più nascosti.

La scelta del nome Blackwell non è casuale: un omaggio a David Blackwell, matematico e teorico della probabilità, i cui studi riecheggiano oggi nel funzionamento dei modelli AI che questa GPU è in grado di addestrare e far girare in locale. Statistica, ottimizzazione, calcolo predittivo: concetti accademici diventati, in questa generazione, strumenti pratici.

Una scheda che si presenta al pubblico come “la nuova top di gamma per giocare in 4K a 240Hz”, ma che sotto la scocca ospita un vero acceleratore per l’era del compute ibrido. E forse è proprio questo il suo fascino: indossa il vestito da GPU da gaming, ma non è più solo quello.

RTX 5090 apre un mondo di possibilità

gigabyte rtx 5090 gaming oc ttt creatività

La 5090 è una workstation travestita da scheda gaming, capace di accelerare flussi di lavoro che spaziano dalla progettazione architettonica alla modellazione AI, dall’editing 8K multicamera fino alla simulazione scientifica. Nel mondo creativo, la RTX 5090 si posiziona come punto di riferimento assoluto. Le suite professionali come Adobe Premiere Pro, DaVinci Resolve, Blender o Unreal Engine traggono vantaggio da ogni livello dell’architettura Blackwell: i Tensor Core accelerano gli effetti IA, i tripli encoder NVENC permettono esportazioni in tempo reale anche in progetti 12K, e l’upscaling tramite DLSS e denoising AI velocizzano i rendering nelle viewport. La progettazione 3D in tempo reale, che si tratti di effetti visivi cinematografici o visualizzazione architettonica, raggiunge nuovi standard grazie all’equilibrio tra ray tracing puro e intelligenza artificiale.

Anche nel campo dell’editing video professionale, la differenza è tangibile. Il supporto al 4:2:2 di Adobe Premiere su GPU RTX 50 non è solo un dato tecnico: significa poter lavorare con profondità colore quasi integrale, mantenendo l’agilità di un flusso di lavoro real-time. E con 32 GB di memoria GDDR7 a 512 bit, i colli di bottiglia si spostano altrove: la GPU è sempre pronta.

In ambito AI e sviluppo, la 5090 abbatte la necessità di server esterni per il deployment locale di modelli generativi, linguistici, visivi e vocali. L’integrazione con i microservizi NVIDIA NIM consente di eseguire in locale applicazioni come ChatRTX, AnythingLLM o ComfyUI, mantenendo privacy e reattività anche in ambienti offline. Una risorsa fondamentale per chi lavora su contenuti sensibili, per laboratori didattici avanzati o per chi sviluppa strumenti LLM personalizzati con framework come Langflow, CrewAI e Flowise.

Anche il mondo STEM e della ricerca scientifica trae beneficio da una GPU così, grazie al supporto a CUDA 12, alla parallelizzazione avanzata dei calcoli, al ray tracing computazionale e alla potenza grezza dei 21.760 CUDA Core. È uno scenario perfetto per chi lavora su simulazioni molecolari, modelli climatici, o su esperimenti in ambito deep learning dove una GPU locale può fare la differenza nella velocità di training o inferenza. Il tutto con la garanzia di mantenere i dati sul dispositivo.

Infine, ci sono gli scenari ibridi, sempre più comuni. Un creatore di contenuti che passa dal montaggio video all’addestramento di un proprio assistente AI. Un architetto che usa il ray tracing per il rendering e la visione artificiale per il controllo qualità delle texture. Un docente che gestisce una micro-infrastruttura didattica in locale, simulando un cluster AI su una sola workstation.

Indomabile nel gaming del futuro: Zorah è impressionante

Dal gaming al cinema in tempo reale: RTX 5090 su Zorah e tutto il suo potenziale latente 4

Con le RTX fascia 90, NVIDIA ha cambiato completamente le regole del gioco. La nuova tech demo Zorah – A New Era of Rendering non è solo un esperimento grafico: è il nuovo standard tecnico per capire cosa significa “giocare nel futuro”. Nessun video precalcolato, nessun effetto speciale a coprire i limiti hardware: è una vera demo interattiva in tempo reale, realizzata in Unreal Engine 5.5 con supporto completo alla branch NvRTX per il path tracing puro. E sì, serve una RTX 5090 per farla girare davvero ed anche con una RTX 5090 si ha bisogno del DLSS (non sono mancati problemi di compilazione, alcune texture nei vari screenshot sono rotte ma è una demo).

Zorah pesa oltre 140 GB e si apre con un progetto UE5 che si può scaricare direttamente tramite Epic Games Launcher. Ma attenzione: non è un gioco, è un progetto sperimentale. Non ci sono personaggi da controllare o nemici da combattere: ci si muove liberamente in ambienti fotorealistici, immersi in una qualità visiva che in molti punti si avvicina al cinema CGI.

Le scene non sono quelle viste nei trailer NVIDIA: mancano il cortile monumentale, il volto AI o il vaso con materiali neurali. Ci sono quattro ambienti pesantissimi, ognuno realizzato con geometrie ray traced, asset Nanite, ombre fisicamente corrette e shader neurali. Nessun readme, nessuna guida. Solo un progetto da esplorare, nudo e crudo, se avete del tempo da perdere e una RTX 5090 ne può valere la pena.

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Eppure, proprio questa essenzialità ne fa il benchmark definitivo. Perché Zorah richiede una GPU che sappia non solo macinare milioni di triangoli (fino a 500 milioni per scena), ma che possa gestire materiali neurali RTX, volumi complessi, illuminazione globale path traced, shader AI che costruiscono texture, capelli, volumi e geometrie in tempo reale.

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  • DLSS 4 
  • Generazione multipla di frame (Multi Frame Generation)
  • Transformer AI model per la ricostruzione del frame
  • RTX Neural Shaders e RTX Mega Geometry per gestire ogni asset dinamico

La scena gira completamente in ray tracing full path, senza rasterizzazione nemmeno per i raggi primari. È tutto vero, ed è tutto possibile solo grazie alla sinergia tra DLSS 4 e i Tensor Core di quinta generazione. Il DLSS Transformer lavora su sequenze di frame, analizzando in tempo reale l’importanza di ogni pixel per garantire dettagli più stabili, meno ghosting, e una precisione visiva che si riflette persino sulle superfici trasparenti o sui riflessi dinamici. Il Multi Frame Generation, esclusivo della serie RTX 50, moltiplica i frame generati mantenendo un ritmo perfetto grazie all’hardware Flip Metering. Quando arriverà Reflex 2 con Frame Warp ridurrà la latenza anche nei picchi di carico, garantendo reattività totale in ogni direzione.

Zorah è anche un test di stabilità. Nessun drop significativo di prestazioni, nemmeno durante l’esplorazione delle zone più complesse. Il risultato è un rendering cinematografico in tempo reale. Le texture, la luce che attraversa le vetrate, le ombre diffuse, i riflessi, tutto appare scolpito nello spazio come in una scena offline da VFX. Solo che qui si gioca. O meglio, ci si muove in qualcosa che fino a ieri era riservato a server rack e render farm.

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Molte texure sono rotte per un bug che non sia ancora stati in grado di risolvere

E non è una demo “comoda”. Richiede di scaricare manualmente l’intero progetto, accedere al ramo NvRTX/UnrealEngine (nvrtx-5.4_zorah_experimental), compilare e lanciare. È uno strumento da sviluppatori, da power user, da chi vuole vedere dove può arrivare una singola GPU al massimo del suo potenziale. E in questo momento, quella GPU è la RTX 5090.

Zorah non è un benchmark generico. È la dimostrazione vivente di ciò che accadrà nei prossimi anni nel mondo gaming: ray tracing totale, intelligenza artificiale ovunque, asset dinamici, materiali neurali, simulazioni fisiche reali. E tutto questo non sarebbe nemmeno lontanamente possibile senza DLSS 4, senza frame generation, senza rendering neurale.

La miglior CPU da abbinare alla RTX 5090 per il gaming

Se ti stai chiedendo quale sia la miglior CPU da abbinare ad una scheda video così potente come la RTX 5090, non c’è scelta migliore del Ryzen 9 9950 X3D. Leggi la recensione.

Com’è fatta la Gigabyte RTX 5090 Gaming OC

gigabyte rtx 5090 gaming oc ttt build

La RTX 5090 è una scheda fuori scala sotto ogni aspetto, e la versione Gigabyte Gaming OC lo dimostra chiaramente fin dal primo sguardo. Costruita come un vero carro armato da gaming, questa custom non si limita a “contenere” la potenza del chip Blackwell: la sfrutta in modo efficiente e silenzioso, grazie a una progettazione attenta e a un sistema di raffreddamento tra i più sofisticati in circolazione.

Gigabyte ha puntato su un design massiccio ma razionale, con tre ventole da 110 mm con tecnologia HAWK Fan, basate su una geometria ispirata all’aerodinamica delle ali d’aquila. Il flusso d’aria è alternato, con rotazione opposta per ridurre le turbolenze, e la pressione statica è aumentata del 53,6% rispetto alle generazioni precedenti. La lubrificazione al grafene garantisce una maggiore durata delle ventole, avvicinando la longevità a quella dei cuscinetti a doppia sfera ma con una rumorosità sensibilmente inferiore.

Sotto lo shroud troviamo un dissipatore imponente, con vapor chamber di grandi dimensioni, heatpipe in rame composito e una base progettata per garantire il massimo contatto con GPU, VRAM e sezioni di alimentazione. Il tutto è coadiuvato da una pasta termica di classe server, una scelta che punta alla durabilità e all’efficienza nei carichi più impegnativi. La parte posteriore è coperta da una backplate in metallo rinforzata, non solo decorativa ma strutturale: evita la flessione della scheda e contribuisce al raffreddamento passivo tramite screen cooling.

La cura estetica non è da meno: la Gaming OC adotta un linguaggio stilistico che mescola superfici metalliche, texture meccaniche e un’illuminazione RGB Halo sui tre anelli delle ventole, completamente gestibile dal Gigabyte Control Center.

Consumi e temperature

gigabyte rtx 5090 gaming oc ttt dissipazione

Nei test condotti su sessioni prolungate di gioco in 4K, con DLSS 4 attivo e ray tracing spinto (inclusa la demo Zorah), la scheda ha mantenuto temperature sempre sotto i 70°C, con un picco massimo registrato di 67°C in ambienti ben ventilati. In idle, le ventole restano completamente spente grazie alla modalità semi-passiva (3D Active Fan), garantendo silenziosità assoluta.

Il consumo medio in gioco si attesta intorno ai 540 watt, perfettamente in linea con quanto dichiarato da NVIDIA, considerando i 575W di TGP massimo. È un valore elevato, ma perfettamente gestito dal sistema di alimentazione custom Gigabyte, che integra una VRM a 24 fasi e supporto al nuovo connettore 12V-2×6 con LED diagnostico integrato per segnalare eventuali anomalie di corrente.

Chi desidera maggiore silenziosità può anche selezionare il profilo Silent Mode tramite il selettore Dual BIOS fisico, ottenendo un funzionamento ancora più discreto, con ventole che non superano i 1400 rpm sotto carico moderato.

RTX 5090: il prezzo alto è un possibile investimento

gigabyte rtx 5090 gaming oc ttt recensione

Guardare a tutto quello che la RTX 5090 è in grado di fare, e pensare che si tratti “solo” di una scheda video, sarebbe riduttivo. L’abbiamo vista affrontare la tech demo Zorah in tempo reale, portando su schermo un livello di dettaglio cinematografico senza precedenti. Abbiamo visto cosa significa lavorare con il neural rendering, il DLSS 4, la Multi Frame Generation, con scene fatte di milioni di triangoli e materiali dinamici. L’abbiamo installata, messa sotto stress, testata nel concreto. E sempre, in ogni scenario, si è dimostrata qualcosa di più di una semplice GPU: è una piattaforma abilitante, un intero ecosistema di possibilità. È vero, costa tanto. Ma il punto non è solo giustificare il prezzo. Il punto è capire cosa si sta acquistando davvero.

La NVIDIA GeForce RTX 5090 non è solo un prodotto pensato per chi ha già una carriera in ambito 3D, AI o sviluppo. È una scheda che può accompagnare chiunque voglia crescere, sperimentare, esplorare nuovi orizzonti. Si può iniziare da semplici sessioni di gaming in 4K a 240Hz con DLSS attivo, e poi ritrovarsi a scoprire il mondo del rendering in Unreal Engine, dell’editing video con DaVinci Resolve, della modellazione con Blender o del training di modelli AI in locale. Tutto senza dover cambiare macchina. Senza limiti.

Se si ha il budget per acquistarla oggi e la si usa “solo” per giocare, va benissimo. Si avrà comunque l’esperienza di gioco più fluida e dettagliata mai vista su PC, e questo da solo vale già tanto. Ma ciò che rende la 5090 diversa è la sua natura di strumento versatile, trasversale, future proof. Ecco perché, più che un semplice acquisto, è giusto parlare di investimento per alcuni utenti. Perché abilita esperienze, percorsi, opportunità. E in un mondo dove la grafica in tempo reale, l’intelligenza artificiale e il contenuto digitale sono ovunque, avere tra le mani un hardware come questo può fare davvero la differenza. Anche per chi oggi parte da zero.