Prosegue il percorso di sperimentazione del sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert che, come molti di voi sapranno, è già attivo da un anno e mezzo e in questo periodo è stato impiegato anche in due reali emergenze. Nella giornata di mercoledì 1° ottobre 2025 è andato in scena un nuovo test in Lombardia, dedicato a uno scenario tutt’altro che banale, ovvero il collasso della diga Reggea situata nel territorio comunale di Garzeno (provincia di Como), con possibili ripercussioni sui centri abitati vicini; il test tuttavia ha mostrato alcune criticità dell’attuale sistema.

Le criticità emerse durante l’ultimo test IT-alert

L’esercitazione ha interessato i comuni di Garzeno, Dongo e Gravedona ed Uniti, a partire dalle 10:00 tutti coloro che si trovavano (anche solo in transito) nelle aree coperte dalle celle telefoniche locali avrebbero dovuto ricevere il messaggio di allerta, accompagnato dal caratteristico suono ad alto volume e, in alcuni casi, da una sintesi vocale in doppia lingua.

Il messaggio, come sempre in queste circostanze, riportava chiaramente che si trattava di un TEST e invitava gli utenti a visitare il sito ufficiale di IT-alert per consultare la simulazione reale e compilare il questionario di feedback, strumento fondamentale per raccogliere informazioni utili al miglioramento del servizio.

Nonostante la buona riuscita complessiva, il Dipartimento della Protezione Civile ha segnalato che in una delle aree target i messaggi non sono arrivati a tutti i dispositivi; la causa, spiegano i tecnici, è stata individuata nelle limitazioni della rete cellulare locale: le antenne disponibili non garantivano una copertura omogenea e capillare.

Si tratta, secondo la Protezione Civile, di una problematica già nota su cui si sta lavorando da tempo insieme agli operatori mobili, la soluzione al vaglio prevede l’attivazione di antenne esterne rispetto all’area target, una misura che però richiede mesi di preparazione e di implementazione.

L’esito del test è stato valutato parzialmente positivo, da un lato si conferma l’efficacia del sistema per la maggior parte della popolazione coinvolta, dall’altro emergono chiaramente le necessità di ulteriori ottimizzazioni infrastrutturali per rendere IT-alert uno strumento affidabile al 100% in ogni scenario.

Gli utenti sono stati nuovamente invitati a compilare il questionario online, anche qualora non avessero ricevuto il messaggio pur trovandosi nell’area designata; le risposte forniscono dati preziosi per affinare la risposta del sistema e verificare le coperture.

Il programma di test non si ferma, nuove simulazioni sono previste nei prossimi mesi in altre regioni italiane, con l’obbiettivo di mettere alla prova diversi scenari di rischio, dalle alluvioni agli incendi boschivi, fino ai terremoti, e costruire così un quadro più completo della resilienza di IT-alert.

Gli utenti dovranno dunque continuare a collaborare con la Protezione Civile attraverso i feedback, nella consapevolezza che ogni esercitazione è un tassello fondamentale verso un sistema di allerta pubblica sempre più puntuale ed efficace.