Dopo mesi di attesa e indiscrezioni, finalmente ci siamo: arriva la conferma ufficiale che tutti aspettavano. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha annunciato l’avvio del nuovo piano di incentivi per l’acquisto di auto elettriche, una boccata d’ossigeno tanto attesa dal settore e dai consumatori.

A partire da settembre 2025, sarà possibile accedere a un corposo pacchetto di aiuti, pensato per dare una scossa decisa al mercato della mobilità a zero emissioni in Italia.

La novità principale è un Ecobonus rinnovato, con un fondo di quasi 600 milioni di euro, che punta a sostituire almeno 39.000 veicoli termici con altrettanti modelli 100% elettrici entro il 30 giugno 2026. Un passo in avanti significativo, che però prevede paletti ben precisi: i contributi saranno infatti modulati in base all’ISEE del nucleo familiare e vincolati alla rottamazione di un veicolo inquinante. Ma andiamo a vedere nel dettaglio come funzionerà.

In arrivo un nuovo Ecobonus per dare la scossa al mercato

Il provvedimento si è reso necessario per accelerare la transizione ecologica in un mercato, quello italiano, che fatica a decollare. Basti pensare che nel primo semestre del 2025, le auto puramente elettriche (BEV) hanno rappresentato appena il 5,2% delle nuove immatricolazioni. I fondi, provenienti dal PNRR, erano inizialmente destinati all’espansione delle infrastrutture di ricarica, ma sono stati ora dirottati per stimolare direttamente la domanda, rivelatasi meno reattiva del previsto.

L’attesa per questi nuovi bonus ha, di fatto, rallentato le vendite negli ultimi mesi, creando una sorta di “effetto attesa” che ha messo in difficoltà i concessionari. Ora, con l’ufficialità, si spera in una ripartenza decisa.

Incentivi fino a 11.000 euro per i privati: ecco come funzionano

Il cuore della misura è rivolto ai cittadini privati, ma non a tutti indistintamente. Il contributo, infatti, è pensato per favorire le famiglie con redditi medio-bassi e residenti in aree urbane funzionali, ovvero città e territori connessi dai flussi di pendolarismo. Per accedere al bonus è obbligatorio rottamare un veicolo a benzina o diesel.

Ecco come sono strutturati gli sconti per l’acquisto di un veicolo elettrico M1 (destinato al trasporto persone):

  • Fino a 11.000 euro di contributo per chi ha un ISEE inferiore o pari a 30.000 euro.
  • Fino a 9.000 euro di contributo per chi ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro.

Spazio anche per le microimprese

Sebbene, come abbiamo avuto modo di vedere fino ad ora, la centralità del piano è rivolta ai privati, non è stato comunque dimenticato il mondo del lavoro. Le microimprese potranno infatti beneficiare di un importante aiuto per rinnovare la propria flotta di veicoli commerciali. Anche in questo caso, è richiesta la rottamazione di un mezzo termico.

Il contributo per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (fino a 3,5 tonnellate) e N2 (tra 3,5 e 12 tonnellate) sarà pari al 30% del prezzo di acquisto, con un tetto massimo di 20.000 euro per veicolo.

Come e quando richiedere il bonus

Per semplificare l’accesso alla misura, il governo metterà a disposizione una piattaforma web dedicata. Attraverso questo portale (non ancora accessibile al pubblico), cittadini e imprese potranno inoltrare la richiesta, mentre i concessionari potranno registrare i veicoli conformi.

Il testo definitivo del decreto ministeriale, che stabilirà tutti i criteri e le modalità di erogazione, è in fase di finalizzazione. L’obiettivo è concludere l’iter entro la fine dell’estate per rendere la misura pienamente operativa già da settembre.

Non resta che attendere gli ultimi dettagli per vedere se questo nuovo impulso sarà sufficiente a far cambiare marcia alla mobilità elettrica in Italia.