Dopo anni di attese e promesse, Tesla ha finalmente lanciato il suo servizio Robotaxi ad Austin, Texas, segnando un momento storico nel settore della mobilità autonoma. Il 22 giugno 2025 rappresenta una data cruciale per l’azienda di Elon Musk, che ha aperto le porte del futuro dei trasporti a un gruppo selezionato di utenti. Con questa iniziativa, Tesla non si limita a testare la tecnologia, ma getta le basi per una rivoluzione che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui ci spostiamo nelle città.

Offerta

DREAME H15 Mix 7-In-1

619€ invece di 899€
-31%

Il lancio pilota: cautela e innovazione

Tesla ha scelto un approccio estremamente prudente per il debutto del suo servizio Robotaxi. La flotta iniziale comprende tra 15 e 20 veicoli Tesla Model Y del 2025, tutti operanti all’interno di zone geograficamente delimitate di Austin. Questa strategia di geofencing permette all’azienda di mantenere un controllo rigoroso sulle condizioni operative, evitando situazioni complesse come incroci trafficati o condizioni meteorologiche avverse.

Un aspetto particolarmente interessante è la presenza di un safety monitor, una persona a bordo di ogni veicolo. Questa figura non occupa il posto di guida – che rimane vuoto per sottolineare la natura autonoma del servizio – ma si posiziona nel sedile del passeggero anteriore. Si tratta di una precauzione temporanea che Tesla ha implementato per garantire la massima sicurezza durante questa fase iniziale, dimostrando come l’azienda privilegi la prudenza rispetto alla spettacolarità.

Tesla Robotaxi debutta ad Austin: i taxi autonomi di Musk sono realtà (video) 4

L’esperienza utente: tecnologia al servizio del comfort

Il servizio Robotaxi di Tesla offre un’esperienza completamente integrata attraverso l’app dedicata Robotaxi, accessibile tramite le credenziali dell’account Tesla esistente. Gli utenti possono prenotare corse dalle 6:00 alle 24:00, sette giorni su sette, all’interno dell’area di servizio delimitata.

Durante il viaggio, i passeggeri hanno accesso a tutte le funzionalità tipiche dei veicoli Tesla: possono regolare il clima e la posizione dei sedili, ascoltare musica in streaming e monitorare il progresso del viaggio tramite l’app o il touchscreen del veicolo. Per garantire la sicurezza, Tesla ha implementato funzioni di emergenza che permettono di richiedere l’arresto immediato del veicolo o di contattare il supporto clienti direttamente dal touchscreen.

Le regole di utilizzo sono chiare e rigorose: solo passeggeri maggiorenni, massimo due persone per corsa, divieto assoluto di sedersi nel posto di guida e obbligo di mantenere le cinture allacciate per tutta la durata del viaggio. Queste limitazioni, pur sembrando restrittive, riflettono l’approccio safety-first che Tesla ha adottato per questa fase pionieristica.

In questo video potete vedere l’esperienza completa dalla prenotazione tramite l’app all’arrivo. I punti salienti sono:

  • 03:10 – prenotazione del robotaxi;
  • 08:03 – a bordo del robotaxi;
  • 21:10 – arrivo a destiazione.

Ecco ulteriori video di prima esperienza col robotaxi:

Sfide normative, pricing accessibile e obiettivi futuri

Il percorso verso l’espansione del servizio Robotaxi non è privo di ostacoli. I legislatori del Texas hanno chiesto a Tesla di ritardare il lancio fino al 1° settembre 2025 per conformarsi alle nuove leggi statali che regolamentano i veicoli autonomi. Tuttavia, non è chiaro se Tesla aderirà a questa richiesta, dato che il servizio è già operativo.

Per quanto riguarda il pricing, Tesla ha optato per una strategia di tariffa fissa durante la fase introduttiva, pari a $4.20 per corsa, come annunciato anche da Musk su X. Questo approccio semplificato elimina la complessità delle tariffe dinamiche tipiche dei servizi di ride-hailing tradizionali, rendendo il servizio più prevedibile per gli utenti. La struttura tariffaria potrebbe evolversi man mano che il servizio matura e si espande, ma per ora Tesla punta sulla semplicità e l’accessibilità per conquistare la fiducia dei primi utilizzatori.

Tesla non nasconde le sue ambizioni a lungo termine per il servizio Robotaxi. L’azienda ha pianificato un’espansione graduale che dovrebbe portare il servizio in altre importanti città americane come Los Angeles, San Antonio e San Francisco nei prossimi mesi. Gli obiettivi numerici sono impressionanti: Tesla punta ad avere oltre 1.000 veicoli operativi nel giro di pochi mesi e potenzialmente oltre un milione di robotaxi entro la fine del 2026.

Questa crescita esponenziale rappresenterebbe una vera e propria rivoluzione nel settore dei trasporti urbani. Il modello di business prevede che, in futuro, i proprietari di Tesla possano mettere a disposizione i propri veicoli per il servizio Robotaxi, generando reddito passivo mentre le auto operano autonomamente. Questo approccio potrebbe trasformare radicalmente il concetto di proprietà dell’auto, passando da un bene statico a una risorsa produttiva.